Roma, la corsa perde velocità

20/03/2016 alle 13:01.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - L' di Mancini, come nel marzo di 10 anni fa, interrompe la striscia di vittorie della Roma di . Nel 2006 dopo 11 successi, adesso dopo 8. Il risultato dell' Olimpico è lo stesso: 1 a 1. Ma il pari, in rimonta dei giallorossi (unica differenza con il punteggio del passato), è comunque prezioso nella corsa . Il terzo posto resta ancora al sicuro, con i nerazzurri, pure se in vantaggio per gli scontri diretti, dietro sempre 5 punti a 8 giornate dal traguardo.

SENZA CENTRAVANTI Stop, dunque, alla serie iniziata il 30 gennaio scorso contro il . Ma la Roma, steccando alla nona, spreca soprattutto la grande chance di eliminare la rivale più pericolosa. non si ripete nel secondo spareggio di fila all'Olimpico. Perché, proprio come nello scontro diretto con la di venerdì 4 marzo, lascia inizialmente in panchina e nel 4-3-1-2 sistema alle spalle dei 2 esterni offensivi ed . Sono, con il rientro di in difesa al posto di Zukanovivc, gli stessi interpreti di quella esibizione straordinaria, probabilmente la migliore da quando il toscano è tornato nella capitale, considerando anche il valore dell'avversario. Come non diede alcun riferimento davanti a Paulo Sousa, così ha fatto con Mancini. La soluzione senza prima punta sembra la preferita. Nella circostanza, però, non ha pagato. Con il rombo a centrocampo, dove è il vertice basso, e di solito si possono alzare e abbassare anche contemporaneamente o semplicemente scambiarsi le posizioni. Il coinvolgimento di più palleggiatori migliora sicuramente la manovra. Che, nella prima parte, è stata troppo lenta e prevedibile. Sulla giostra sale e scende anche , sempre presente nel pressing e quando c'è da buttarsi negli spazi. Stavolta deve lavorare da interditore per interrompere le accelerazioni avversarie. Pure l', senza l'infortunato Icardi, è costretta a rinunciare all'attaccante centrale. Lì gioca Eder, nonostante abbia caratteristiche più da seconda punta. L'ex è il trequartista nel , con Biabiany e Perisic sistemati sulle corsie.

DUELLO SULLE FASCE L'aggressività della Roma, inizialmente, sembra fare la differenza, anche se Handanovic farà l'unica parata del primo tempo, respingendo il destro al volo di , a pochi minuti dall'intervallo. L', in fase di non possesso palla schierata con il 4-4-1-1, non si fa sorprendere, grazie all'atteggiamento ordinato e compatto che azzera le iniziative giallorosse. Sulle fasce i nerazzurri danno l'impressione di essere più efficaci, soprattutto a sinistra con Nagatomo che ha quasi lo stesso passo di e Perisic che punta spesso . A destra D'Ambrosio resiste contro e Biabiany attacca che comunque accetta il confronto. Il risultato dipende dalla sfida, sulla corsa, tra i protagonisti. Basta uno scatto, perentorio e improvviso, a cambiare la storia del match. Eder e Brozovic scivolano sul più bello, non riuscendo a concretizzare le ripartenze efficaci e rapide dei compagni.

VERTICALIZZAZIONE FATALE L' va a dama, ad inizio ripresa, proprio a sinistra. sbaglia nell'impostazione e scopre la squadra. L'azione parte da , Brozovic lancia Perisic che entra in area e fa centro con un diagonale. è lento. , dopo meno di un'ora, si mette a specchio. Fuori e dentro per riproporre il usato nelle ultime 2 gare, a e a Udine. A metà tempo il centravanti ha, in meno di 1 minuto, 2 chance per il pari. Di testa, su cross di , trova Handanovic pronto nella respinta; di destro, su appoggio di , calcia alto. In mezzo, il fallo di mano di Miranda, per contrastare ad alta quota il centravanti: Orsato, inspiegabilmente, non concede il rigore. Handanovic salva ancora, deviando in angolo il sinistro di . Mancini inserisce Manaj per Biabiany. Ma subisce subito la rete del pari. In trasferta, nel girone di ritorno, non ha mai vinto. Decisiva l'incursione di che, dopo aver allargato per , fa bene a non fermarsi, andando a sfruttare il tiro sballato del compagno, anticipando Miranda. Entrano e per ed . Esce , fischiatissimo, per Melo. La Roma ci prova. Ma è stanca. Va bene così.