Luciano Spalletti è stato diretto quando ha detto a chiare note che «il derby è quella partita che annulla tutto ciò che ha intorno. Si gioca ad armi pari, si parte da zero. Il momento non conta nulla. Anzi, è un vantaggio per chi ha delle difficoltà». Un messaggio chiaro e tondo per la sua squadra.
Nella storia calcistica dello Spalletti giallorosso i derby sono stati spesso in chiaroscuro, con un bilancio finale che parla di perfetta parità: tre vittorie e altrettante sconfitte nelle 8 sfide personali, con due pareggi a chiudere il conto. Quel che però non piace al tecnico toscano è quel filotto di sconfitte esterne, in casa della Lazio, dove ha di fatto perso le ultime tre sfide (3-0, 3-2 e 4-2) e dove l’unica gioia è arrivata alla prima stagione sulla panchina della Roma (2005-06), con la vittoria per 2-0 segnata dalle reti di Taddei ed Aquilani. Quella restò una vittoria storica, perché è il derby delle 11 vittorie consecutive, dello Spalletti sotto la curva con la maglia «Forza Capitano» e dello stesso Francesco Totti a bordocampo con le stampelle, dopo l’infortunio per l’intervento di Vanigli (Empoli).
(gasport)