LEGGO (F. BALZANI) - Conquistare Empoli per convincere Boston. Francesco Totti ci riprova, ha messo l’amarezza in un angolo e punta a riprendersi quella maglia da titolare esposta in conferenza e poi rimessa nell’armadietto da Spalletti qualche ora prima di Roma-Palermo. Ieri il capitano ha svolto l’intera seduta ed è stato il più elogiato dal tecnico. «Bravo Checco, bravissimo», ha urlato più volte Spalletti. Per farsi sentire dalle sentinelle fuori ai cancelli? Forse, o forse no visto che Totti si è messo in testa davvero di dimostrare ancora una volta al mondo di non essere finito come calciatore.
Empoli, sabato alle 18, è la prima tappa. Al Castellani il capitano non segna dal 20 dicembre 2003: doppietta con gol su rigore e cucchiaio da fuori aerea. E il club toscano gli riporta alla mente un altro momento doloroso: proprio dieci anni fa (era il 19 febbraio 2006) una entrata maldestra di Vanigli gli procurò la frattura del perone. Nessuno credeva potesse recuperare per il Mondiale e invece Lippi si convinse a portarlo a Berlino dove Francesco alzò la coppa. Ora Totti chiede la fiducia a Pallotta. Il presidente tra domenica e martedì mattina - dato che è previsto un breve blitz a Londra - sarà a Roma e avrà un lungo faccia a faccia col capitano. Il presidente, sull’onda dell’indignazione popolare, sta valutando l’idea di rinnovare il contratto di Francesco per un’altra stagione. Ma non subito. Prima sia lui che Spalletti vogliono valutare le condizioni fisiche di un giocatore all’alba dei 40 anni e con solo 5 presenze all’attivo in questo campionato (6 coi 4’ col Real). Probabilmente fino ad aprile-maggio. Nel frattempo è valida la proposta da dirigente (è libero il posto da vice-presidente) per 6 anni a 600 mila euro a stagione. Ma a Totti stanno arrivando anche altre offerte: per continuare a giocare (da Usa, Cina e Emirati Arabi) o per fare il secondo in panchina.
Torniamo a Empoli. Spalletti sta pensando come e se impiegare il numero dieci: dall’inizio escludendo quindi Pjanic nel modulo a rombo qualche metro davanti a Perotti e alle spalle della premiata coppia Dzeko-Salah. O nella ripresa, magari nell’ultima mezz’ora quando in campo dovrebbe farsi vedere pure Strootman. Un virus influenzale, infine, ha colpito Manolas e Florenzi ma nessuno dei due sembra in dubbio per la trasferta di sabato.