Un anno fa, l’8 febbraio 2015, Francesco Totti aveva giocato 24 partite (17 in campionato, 5 in Champions League e 2 in Coppa Italia) per un totale di 1.590 minuti (1.087 più 365 più 138) e segnato 6 gol (4 in campionato e 2 in Champions League). Le cifre del numero 10, in questa stagione, sono crollate: 213 in serie A (nessuno in Champions), 5 presenze di cui solo 2 da titolare, un gol segnato al Sassuolo che data 20 settembre 2015, nessuna partita giocata per 90’. La colpa è principalmente dell’infortunio contro il Carpi, il 26 settembre 2015. Da quella partita, a quella di venerdì sera sempre con gli emiliani, Totti ha giocato 53 minuti: 21 con Garcia il 9 gennaio (Roma-Milan 1-1) e 32 con Spalletti (Roma-Frosinone 3-1, un assist per il gol di Pjanic che ha chiuso la partita). Numeri minimi, che hanno portato anche alla dichiarazione zemaniana sulla tristezza e la solitudine del numero 10 in panchina.
A giugno gli scadrà il contratto e ci sarà da prendere la grande decisione: continuare o smettere? Francesco si sente ancora calciatore e Pallotta ha detto che l’ultima parola spetterà al Capitano. Totti ha sempre dato e sempre darà tutto per la Roma. Bisogna capire che cosa può ancora offrirgli la Roma e non stiamo certo parlando di soldi.
(corsera)