IL TEMPO (E. MENGHI) - Umori diversi, ma clima tutto sommato sereno nel day-after a Trigoria. Se i giocatori sono tornati al lavoro con la certezza di aver fatto una buona prestazione contro il Real Madrid, a Spalletti la sconfitta non gli ha concesso di rilassarsi e ieri era incupito come a fine partita. Il tecnico era davvero convinto di potersi giocare la qualificazione e il netto 2-0 degli spagnoli lascia davvero poche speranze. La prima lezione in vista del ritorno, ma anche e soprattutto in vista del finale di campionato, l’ha fatta in sala video, mostrando pregi (il carattere e il pressing iniziale) e difetti (il baricentro basso quando aumenta il timore di perdere e la scarsa lucidità sotto porta) alla squadra. Solo al termine dell’allenamento si è lasciato andare in un «bravi ragazzi, buon lavoro», ma che fosse lui il più deluso di tutti glielo si leggeva in faccia. Motivato invece Dzeko, che continua con le doppiette in partitella, e dopo l’esclusione in Champions tornerà titolare contro il Palermo. Vainqueur potrebbe lasciar posto a Keita, non tanto per il colpo alla coscia che ieri lo ha costretto ad una seduta individuale, ma per un logico turnover.
Chi non ci sarà sicuramente è De Rossi, arrivato al centro sportivo zoppicando vistosamente. Oggi farà gli esami strumentali, stavolta le sensazioni del giocatore non sono positive, avverte più dolore dell’ultima volta e teme la lesione al polpaccio che lo terrebbe lontano dai campi per 2-3 settimane. Chi invece potrebbe anticipare i tempi e accomodarsi in panchina contro il Palermo è Strootman: avrebbe dovuto replicare oggi con la Primavera, che però non ha chiesto il cambio campo e giocherà sul sintetico, senza l'olandese. Salvo ripensamenti.