IL TEMPO (A. SERAFINI) - Una poltrona per due, almeno finché non si libererà un altro posto. Perché se l'intenzione romanista rimane incentrata sulla volontà di accogliere l'accoppiata El Shaarawy-Perotti, il pacchetto completo si concretizzerà soltanto di fronte all'addio di Gervinho. Per questo nelle ultime settimane Walter Sabatini ha condotto tutte le operazioni su binari paralleli: mentre si trattava sulle operazioni in entrata, si ascoltavano con interesse le numerose proposte avanzate dalla Cina per l'ivoriano. A colpi di rilanci, 7 club sono piombati sul ragazzo per convincerlo ad accettare la nuova avventura in oriente. Finora però nessuna offerta concreta è arrivata sul tavolo del ds (la richiesta romanista è di 12 milioni), prolungando inevitabilmente i tempi anche degli altri affari rimasti in stand by. Ma il tempo stringe e in un modo o nell'altro il futuro di Gervinho si deciderà non oltre l'inizio della prossima settimana.
Nonostante le voci di un'ultima accelerata per limare gli ultimi dettagli legati al trasferimento nella capitale di El Shaarawy, la Roma ha da tempo trovato l'accordo definitivo con il Milan. Prestito oneroso di 2 milioni e diritto di riscatto fissato a 13 nel prossimo giugno senza l'inserimento di clausole (presenze o numero di reti) che costringano il club al riscatto obbligatorio. L'idea di rilanciare il «Faraone» d'altronde ha trovato terreno fertile anche nelle indicazioni di Luciano Spalletti, che nei giorni scorsi ha parlato telefonicamente con il giocatore. La buona impressione suscitata anche nel primo colloquio con Sabatini, non è bastata però per convincere il diesse ad abbandonare le proprie idee. Anche nel caso di Perotti la Roma ha da tempo chiuso l'accordo con il presidente del Genoa Preziosi, che proprio ieri ha ufficializzato l'arrivo in Liguria di Cerci. Nonostante le smentite di rito, il club rossoblù non vorrebbe prolungare ulteriormente la telenovela dell'argentino, già promesso sposo della Roma, ma al momento inserito nella lista dei convocati di Gasperini per il Verona. Se salterà l'operazione Gervinho, a Trigoria saranno comunque costretti a scegliere. Al momento El Shaarawy parte comunque in vantaggio sul suo «avversario», considerando inoltre che la formula del trasferimento dell'italo-egiziano darebbe più garanzie ai giallorossi rispetto all'obbligo di riscatto (2 milioni in più 8 a giugno) stabilito per il passaggio di Perotti.
Nel frattempo c'è tanto altro da sistemare nel reparto difensivo. Mentre il Barcellona non è intenzionato a cedere Adriano in prestito secco, la Juventus non è convinta di lasciare libero Cáceres a pochi mesi dalla scadenza naturale. Ieri la dirigenza bianconera ha incontrato l'agente del giocatore per gettare le basi di un rinnovo, ma le parti sono lontane. Sabatini proverà ad inserirsi nelle battute finali del mercato. Intanto continuano ad essere monitorati più profili in tutta Europa, in una lista che comprende terzini e centrali. In fase di valutazione la posizione di Castan: di fronte ad una destinazione gradita da entrambe le parti, si considererà la possibilità di una cessione in prestito fino a giugno.