IL TEMPO (A. AUSTINI) - Non si sente in bilico. Dal mercato chiede solo un sostituto di Iturbe (già preso: Perotti) a cui dà solo l’arrivederci per il momento. Risparmia a Totti il freddo della panchina di Verona per averlo contro il Milan. Non fa proclami ma sembra aver di nuovo un briciolo di certezze nonostante l’emergenza totale. Rudi Garcia presenta il Chievo-Roma di oggi con fiducia, pur dovendo fare a meno di quasi tutti i centrocampisti (unici superstiti Vainqueur e un acciaccato De Rossi) e di Dzeko, con l’idea molto concreta di lanciare dal primo minuto il giovane Sadiq.
Rudi dice di aver visto dopo la sosta una squadra «con una freschezza mentale e fisica ritrovata, un gruppo che ha lavorato forte la scorsa settimana e che ha piacere e felicità a vivere insieme». In fondo sono proprio loro, i giocatori, ad avergli salvato la panchina con quell’abbraccio dopo il gol di Florenzi al Genoa. Durante le feste la società, in contatto con Pallotta, ha valutato comunque la possibilità di un cambio, ma alla fine ha deciso di confermare il francese fino a giugno, salvo nuove istruzioni. Nessuno dei dirigenti, però, lo ha detto pubblicamente. «Non ne ho bisogno - ribatte Garcia - perché parlo molto spesso con Sabatini e Baldissoni e non mi serve l'uscita pubblica di uno di loro. Sto lavorando per il bene della Roma, per vincere qua che mi piacerebbe molto e per farlo bisogna battere il Chievo».
E, magari, azzeccare qualche acquisto. «Iturbe è andato e ne approfitto per dire che ha sempre dato il meglio di se stesso per la Roma: sono sicuro che nella seconda parte della stagione riuscirà a fare bene per poi tornare con noi ancora più forte di prima. L’unica cosa certa sul mercato è che dobbiamo sostituirlo. Per il resto avremo tutto il tempo di valutare. La difesa? Non avevo chiesto rinforzi, Digne e Rudiger sono giovani ma stanno migliorando».
Intanto si è concentrato sugli allenamenti, con un lavoro più intenso: in questo 2016 bisogna decisamente cambiare marcia.«Se ho detto certe cose non è per fare il furbo. Non ci sono certezze nel calcio, ma insieme al mio staff lavoriamo per migliorare le cose. Non avremo più tutte queste partite ogni 3 giorni e ci sarà molto più tempo per curare diversi aspetti».
Sulla sfida del Bentegodi: «È sempre una trasferta difficile, il Chievo lotta e non a caso è la squadra che commette più falli in campionato. Noi dovremo fare di tutto per vincere, l’obiettivo è guadagnare posizioni in classifica per rimanere a pochi punti dalla testa e dalla zona Champions. Io sono sereno e combattivo, vogliamo continuare la serie iniziata contro il Genoa».
Poi Garcia spiega l’assenza di Totti, «non è ancora al 100% ed è inutile rischiare, deve lavorare sul piano fisico», e diffonde ottimismo sul recupero completo di Strootman: «Sta benissimo mentalmente e fisicamente, ci vorrà un po’ di tempo per vederlo allenarsi con il gruppo. C’è un piano stilato e all’inizio giocherà anche con la Primavera. Ma non bisogna spingere: sono quasi 2 anni che Kevin non gioca e già la sua presenza in allenamento sarà un bene per noi». La Roma sta per riaccendere la lavatrice. Sperando che i panni da lavare in famiglia non siano troppi quando potrà accenderla.