IL TEMPO (E. MENGHI) - Che ci tiene alla Roma lo ha fatto capire coi fatti, quando ha preferito non stressare il ginocchio infortunato mentre era con la Nazionale nella sosta di ottobre, e con le parole lo ha fatto per esempio ieri, nel giorno di riposo concesso da Spalletti in cui lui ha dedicato un pensiero al momento nero che sta vivendo tramite Instagram: «Devi lottare nei giorni difficili per guadagnarti i giorni migliori».
Dzeko è involuto e lo sa. Vuole uscire da questo tunnel apparentemente senza uscita che gli fa sbagliare anche i gol semplici, con il Verona è stato servito, bene in tre-quattro occasioni, tutte sprecate clamorosamente.
In partitella la rete la trova, ma non è la stessa cosa e Spalletti sa di dover lavorare soprattutto sulla testa del bosniaco. I numeri sono devastanti per il bomber di Sarajevo: un gol ogni 421 minuti in campionato, appena tre centri in 16 presenze. Sfogliando i marcatori della A, si vede come solo Defrel, Pazzini, Morata e Di Natale hanno fatto peggio di Dzeko tra chi ha giocato almeno 15 partite.
Sperando di rivedere il vero Edin già a Torino domenica, il tecnico toscano confida di recuperare qualche giocatore e allargare una rosa a detta sua un po’ «risicata». Uçan, Gervinho, Keita, Maicon e Strootman si sono allenati nel giorno libero della squadra (oggi si torna al lavoro con una doppia seduta), il turco è ancora indietro, l’olandese ricomincerà a giocare prima con la Primavera e non da subito (non è pronto per Roma-Napoli), tutti gli altri puntano la Juventus.