IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Conte non è libero. Ma presto lo sarà. La Roma, se davvero lo vuole dopo l’Europeo (con Garcia traghettatore di se stesso), non può perdere tempo, rinviando la decisione. Perché tra qualche settimana potrebbe essere già tardi. La Premier lo tenta: sono disponibili le panchine del Chelsea e dello United. L’Inghilterra è la prima scelta del ct che, comunque, ha sempre la possibilità di riaprire il discorso con il Psg oppure di restare in Italia. Il club giallorosso è attualmente davanti al Milan. La Juve, in caso di divorzio da Allegri, potrebbe invece richiamarlo e non sarebbe certo una sorpresa. La Nazionale, dunque, ha pochissime chance di trattenerlo per il mondiale 2018. Lo stesso presidente federale Tavecchio, pur evitando di dare per chiusa la questione, non è più ottimista come qualche settimana fa: «Che il nostro ct stia studiando l’inglese da un anno non è una notizia clamorosa: oggi è giusto conoscere la lingua. Sono sicuro che Conte rinnoverà, lui per me è come un figlio. Ma se dovesse decidere di andare via, come dico sempre: morto un Papa se ne fa un altro». Entro 3 mesi, dopo le amichevoli contro la Spagna (26 marzo) e la Germania (29), la Figc si aspetta la risposta definitiva del ct. Che, però, potrebbe pure anticipare i tempi. Per permettere a Tavecchio di individuare il sostituto.
INGAGGIO DA TOP TRAINER Oggi Conte guadagna 4 milioni netti più bonus. In Premier ne prenderebbe quasi il doppio. L’ingaggio è l’ostacolo principale per i club italiani, a cominciare dalla Roma. Che deve fare una scelta mirata. Cioè di investire sul tecnico, più che sui giocatori, per ridare credibilità al progetto Usa. Il ct, pur preferendo il campionato inglese, non snobba la società di Pallotta. Basta pensare all’esperienza fatta con la Juve. prima del suo arrivo in crisi di risultat: è sempre attratto dalle piazze che sono a digiuno di successi. In situazioni del genere riesce a dare il meglio di sé. Alcuni manager, già prima di Natale, lo hanno proposto ad Abramovic. Ma per la successione di Mourinho (chiamato dallo United) ci sono altre candidature forti. Ecco perché da Boston devono fare in fretta se davvero puntano su Conte. Il centravanti azzurro Pellè, proprio in questi giorni, ha confermato quali sono le intenzioni del ct: «Penso sia normale che gli manchi il campo. Vuole imparare bene l’inglese, anche perché è uno molto pignolo. E per comunicare nella lingua del paese in cui lavora, non vuole doversi rivolgere all’interprete: per un calciatore è importante ricevere le parole direttamente dall’allenatore e nel modo in cui lui le dice. Certo che gli piacerebbe allenare in Premier. Ma in una grande come il Chelsea, il City, lo United, l’Arsenal o anche il Tottenham».
TENTAZIONI PER GENNAIO Il Real e il Barça cercano di nuovo Pjanic. Sabatini dà però la priorità ai rinforzi per la Roma quinta in classifica. Gran parte dell’attenzione è riservata alla difesa. Il ds ha bloccato Arbeloa: può fare sia il terzino destro (o sinistro) che il centrale. E sta stringendo per Kolasinac. L’alternativa è Juan Jesus. Il Genoa offre De Maio. Ma Sabatini, nell’incontro avuto con Preziosi, ha chiesto Perotti, da inserire in rosa al posto di Iturbe, e il regista Mandragora che il club rossoblù ha girato in prestito al Pescara. Alisson, Juve permettendo, arriverebbe a giugno. Gerson, invece, si presenterà a gennaio. Non andrà, però, al Frosinone. Da lì rientrerà Verde, per essere girato al Crotone.