Secondo quanto riportato dal quotidiano sportivo, dopo il pareggio di Torino Rudi Garcia avrebbe cambiato pelle. «Sembrava Capello, Spalletti, Mazzarri. Insomma, uno di quelli...», i sussurri dello spogliatoio riportati nell'edizione odierna del giornale. Garcia – dopo aver parlato con alcuni senatori ed essersi confrontato con la dirigenza – avrebbe deciso di rompere gli indugi. Il senso del suo discorso sarebbe stato questo: «Non vi comportate da grande squadra perché avete troppa paura. Basta litigare con gli avversari e gli arbitri in modo così plateale, basta discutere fra di voi in mezzo al campo. Adesso dovete mettere in campo più personalità e più grinta». L’ostacolo rappresentato mercoledì dal Bate Borisov, tra l’altro, non è di quelli titanici, anche se la prevendita (nonostante il match valga gli ottavi di Champions) è di quelle che fanno immalinconire Pallotta: meno di 10.000 persone.
L'agenda del presidente Pallotta, sbarcato nei giorni scorsi nella Capitale, è piena. Oggi arriveranno a Roma tanti suoi manager legati al progetto del nuovo stadio. Il presidente incontrerà Tronca, commissario al Comune, così come ha chiesto appuntamento al prefetto Gabrielli (ma non sono previsti ammorbidimenti col tifo, soprattutto col Giubileo). Ovviamente, però, c’è molta attesa per la visita a Trigoria per incontrare la squadra. Da questo punto di vista – da oggi in avanti – ogni giorno è buono per farlo, anche perché il presidente ancora non decide quando intende ripartire per gli Usa.
(gasport)