IL TEMPO (A. SERAFINI) - Cancellare l’anno passato, sperando che il prossimo sia migliore. A Trigoria però i buoni propositi dovranno essere lasciati da parte almeno fino alla prima sfida del 2016 a Verona con il Chievo, dove Rudi Garcia sarà costretto a ripartire facendo la conta tra infortuni e squalifiche. L’ultima cattiva notizia a ridosso di Capodanno è arrivata nella mattinata di ieri direttamente da Ucan, costretto a lasciare l’allenamento dopo un normale scontro di gioco durante la partitella. Il giovane talento turco ha infatti riportato la frattura del primo dito del piede sinistro, evidenziata dagli esami svolti con tutta fretta nel pomeriggio. L’ennesimo colpo di sfortuna per il ragazzo, che mai come in questa occasione pregustava la possibilità di indossare una maglia da titolare il prossimo 6 gennaio. Considerando le assenze forzate per squalifica di Nainggolan e Pjanic, adesso il tecnico dovrà reinventare il centrocampo con i pochi arruolati rimasti a disposizione. Tra De Rossi, Vainqueur, Keita e il tuttofare Florenzi, rimane comunque in piedi l’ipotesi di un cambio di modulo in corsa, magari riproponendo il 4-2-3-1 supportato da un attacco «leggero». D’altronde le alternative scarseggiano anche nel reparto offensivo, privo dello squalificato Dzeko e ancora in attesa del rientro definitivo di capitan Totti. Il numero 10 continua infatti ad allenarsi con il gruppo, ma difficilmente potrà sperare di andare oltre la convocazione dopo l’infortunio tendineo che lo ha tenuto lontano dai campi dallo scorso settembre. Il peso offensivo quindi sarà affidato a Gervinho, Salah e Iago Falque, gli unici disponibili nel reparto dopo l’addio di Iturbe.
E se il mercato di gennaio servirà comunque a sistemare proprio i ruoli che richiedono più bisogno, la Roma sarebbe costretta ad aspettare anche in caso di arrivo del genoano Perotti, che ha scontato soltanto una delle tre giornate di squalifica rimediate dopo la gara con il Bologna. Mentre Garcia riabbracciava anche gli ultimi ritardatari (la squadra è rimasta ad ascoltare nello spogliatoio l’invito del tecnico a non mollare un centimetro) Sabatini volava a Milano per accelerare le trattative aperte. Nell’agenda del ds è segnato un altro incontro per definire il trasferimento di Perotti nella capitale, ansioso di iniziare la sua nuova avventura in giallorosso. Per definire l’operazione però manca ancora l’accordo definitivo sulla richiesta del Genoa che valuta il cartellino dell’argentino intorno ai 9 milioni (più bonus). Per questo nelle ultime ore sono piovute proposte alternative a Trigoria, tra cui El Shaarawy, richiesto fortemente anche dalla Juventus. Capitolo terzini: in attesa che Cole trovi l’accordo economico sull’ingaggio per il trasferimento negli States (su di lui ci sono New York City e Los Angeles Galaxy) rimane in stand by anche la posizione di Torosidis, poco convinto però di lasciare Roma. Uno scenario che a sua volta ha bloccato la trattativa tra i giallorossi e il Barcellona per Adriano, disposto a dire sì soltanto di fronte ad un contratto di due anni e mezzo. Sabatini intanto valuta, prende tempo e monitora almeno altre due piste tra Spagna e Germania. Con l’apertura del mercato in vista non ci sarà tempo di lunghi festeggiamenti per Sabatini. Così come per gran parte della squadra, che con amici e famiglie passerà insieme la notte di San Silvestro.