IL TEMPO (E. MENGHI) - L’alba di un nuovo inizio. Ha le sembianze di un Garcia 2.0 quello che si è presentato ieri a Trigoria al rientro dalle vacanze di Natale: motivato, determinato e pronto a rimboccarsi le maniche per provare a far rinascere la Roma. Che alla fine è rimasta sua, ma Rudi sa che per tenersela stretta dovrà dare lui per primo il 100%, se non di più.
Ed è per questo motivo che, dopo aver fatto un tour tutto francese tra Parigi, Disneyland e il Monte Bianco, si è presentato di buon mattino nel centro sportivo giallorosso come se fosse il primo giorno di lavoro a Roma. Il tecnico ha pranzato con i dirigenti, poi si è intrattenuto da solo con il diesse Sabatini per fare il punto della situazione anche in ottica mercato. Con l’addio di Iturbe, che avrà il permesso di allenarsi con il Bournemouth senza ripassare per la capitale, la prima richiesta di Garcia è l’esterno di ricambio. Sabatini è rimasto colpito dal nuovo spirito del francese e, più contento di prima, ha continuato la sua ricerca.
Il tecnico ha poi radunato tutto lo staff per impostare il lavoro della seconda parte di stagione, è entrato nel dettaglio degli allenamenti che gioco forza cambieranno per via del minor carico di impegni settimanali dettato dalla conclusione della fase a gironi della Champions League e dall’uscita di scena prematura della Roma dalla Coppa Italia. Meno appuntamenti vuol dire maggior tempo a disposizione per le sedute quotidiane, che per stessa ammissione dell’allenatore avranno bisogno di qualche modifica, perché la squadra ha finito l’anno con le gambe pesanti e questo non ha certo aiutato nella rincorsa al vertice, e alla vittoria.
Il piano per il 2016 prevede un lavoro più intenso con il pallone e un calendario più fitto degli allenamenti: da qui alla partita con il Chievo del 6 gennaio non ci saranno pause e nei prossimi 6 giorni la squadra effettuerà 9 sedute, aspettando di conoscere il programma di anti-vigilia e vigilia del match. Oggi si riparte alle 14.45, dopo il pranzo tutti insieme, domani, giovedì e il 2 gennaio si terranno le doppie sessioni di lavoro. Una volte distribuite le istruzioni per l’uso, Garcia si è concesso un aperitivo in zona Eur.
Intanto qualche giocatore ha scelto di anticipare il ritorno alla fatica per smaltire i dolci natalizi: Manolas ha stupito tutti presentandosi domenica a Trigoria e ieri si sono aggiunti Iago Falque, a cui il riposo ha fatto sicuramente bene visto che da mesi si porta avanti un fastidio al ginocchio, e Strootman, che oggi potrebbe fare una parte di lavoro con il gruppo per integrarsi man mano in questo mese decisivo per il suo attesissimo ritorno in squadra. L’olandese non ha nuovi controlli al ginocchio in agenda, perché la fase clinica è ormai terminata e vuole sfruttare al massimo le prossime settimane per ultimare quella atletica, poi gli servirà altro tempo per tornare il Kevin di prima.
Lo stesso vale per Totti, che invece ieri un salto a Villa Stuart l’ha fatto per verificare il positivo decorso dell’infortunio datato 26 settembre. È filato tutto liscio e oggi dovrebbe allenarsi con i compagni, ma per Verona l’obiettivo del capitano è la convocazione, non una maglia in attacco, che in assenza di Dzeko (più o meno lunga, dipende dall’eventuale ricorso giallorosso) dovrebbe essere affidato a Gervinho, Salah e Iago Falque. Il numero 10 vuole rientrare gradualmente e al massimo giocare qualche minuto nel finale di gara.
Torosidis tornerà dopo lo stop muscolare, Uçan e Vainqueur sperano di trovare spazio col Chievo visto che mancheranno gli squalificati Pjanic e Nainggolan a centrocampo. Potrebbero far parte anche loro delle riflessioni del Garcia 2.0 sulla Roma che sta per (ri)nascere. Si spera.