LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Chiude la vicenda allenatore, Walter Sabatini. «Godetevi questa vittoria, non cercate sempre gli schizzi di sangue, che oggi non ci saranno. Un po’ di sangue ci sarà, ma non sarà quello del mister». Lo urla da lontano, ai cronisti che lo aspettano in zona mista, a chiusura di un pomeriggio che vede la Roma tornare alla vittoria, contro il Genoa (2-0). Salva la panchina di Garcia, chissà se invece il diesse giallorosso ha pre-annunciato qualche scossone a livello dirigenziale. Resta il dubbio. Non è invece interpretabile la frase di Sabatini su Sadiq, alla sua prima rete in serie A. «Ha segnato un bambinone del ’97 che valeva 500mila euro e ora vale 5 milioni». Subito si strofina le mani sentendo odor di plusvalenza, il dirigente romanista, mentre all’Olimpico si chiude un 2015 che ha vissuto per tre mesi l’assenza della curva sud, e i fischi, tanti, arrivati anche ieri.
Quelli che hanno fatto più rumore sono il sottofondo dell’abbraccio di Florenzi a Garcia, dopo il gol del terzino. «Con quel gesto volevamo dare un segnale, l’avevamo preparato: chiunque avesse segnato, avevamo deciso di andare tutti dal mister — spiega Florenzi — io non penso ai fischi, penso a quelli che hanno invece cantato ed è arrivato il mio gol, forse un segno del destino».
Quasi non trattiene la soddisfazione per la vittoria, Garcia, che, nell’entusiasmo, rischia però uno scivolone. Su Dzeko, alla sua prima espulsione in carriera. «Si può capire, Edin, chiunque abbia giocato a calcio capisce lo stato d’animo di un centravanti. Ognuno deve sapere in che condizione psicologica sono alcuni giocatori. Ma sono tranquillo perché mi sembra che anche Batistuta a Roma un anno, a Natale, aveva fatto pochi gol. Poi ne ha fatti più di venti. Li farà anche Dzeko, quando sarà più fresco». Era l’anno del terzo scudetto, aveva realizzato dieci reti, Batistuta, di cui una tripletta e due doppiette. Un ripasso della storia della Roma sarebbe utile per queste vacanze di Natale. Intanto si rialza la testa e si torna almeno a respirare un po’. «Vediamo la luce — si illumina Garcia — la seconda parte della stagione sarà più leggera d’impegni. Sadiq fa parte di questa luce e poi recupereremo giocatori importanti, come Totti».