Higuain è grandissimo, ma risalta in un deserto di attaccanti pagati a caro prezzo e che ora fanno cilecca

03/12/2015 alle 03:45.
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REPUBBLICA.IT (F. BOCCA) - Beato Higuain, e soprattutto chi ce l’ha. Non addentriamoci però in altre inutili esaltazioni di Higuain: c’è ancora qualcosa da scoprire? Pensiamo a chi un Higuain non ce l’ha. Se non sbaglio l’ultimo calciomercato è stato una rincorsa all’attaccante, possibilmente un attaccante sicuro, affidabile, possibilmente pure grosso e vecchio stampo. Ricordo benissimo che girava il termine “centravantone”.

Ebbene, Eder a parte che è arrivato a 10 gol pur giocando in una Samp problematica, sono pochi, pochissimi quelli che reggono il confronto con l’esplosione dell’attaccante argentino del . Giusto Kalinic della tiene il passo, gli altri sono attaccanti almeno dimezzati rispetto a Higuain. Bacca del Milan è la controfigura di quello che faceva gol a raffica nella Liga e in Europa League, della Roma non pervenuto, Perisic dell’Inter inconsistente. Per non dire che il protagonista dello scorso anno, Mauro Icardi, è scomparso.  Mandzukic s’è svegliato adesso e lo stesso Dybala, che pure è un fenomeno e ha dovuto combattere con la prudenza di Allegri, è a quota sei: la metà appunto di Higuain. Magari se Sarri allenasse il Milan, la Roma, o l’Inter assisteremmo a raffiche di gol dei suddetti, ma non ne abbiamo la prova. Diciamo che la grandezza di Higuain e del è esaltata da rivali nelle peste per aver sbagliato le mosse decisive e direttamente proporzionale agli attaccanti costati pile di milioni e che ora fanno il compitino se non addirittura cilecca…

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