IL TEMPO (A. SERAFINI) - La storia si ripete. Stavolta è toccato a Gervinho il compito di alzare l'asticella della preoccupazione a Trigoria ogni qual volta i nazionali lasciano il centro sportivo per aggregarsi alle rispettive nazionali. L'ivoriano infatti è stato costretto ad abbandonare il campo martedì sera durante la sfida di qualificazione mondiale con la Liberia a causa di un fastidio muscolare alla coscia destra.
Per evitare di peggiorare ulteriormente le cose, la «freccia nera» non ha battuto ciglio nel richiedere al 72' la sostituzione: meglio non rischiare anche se l'infortunio dovesse rivelarsi meno grave del previsto. Finora però la società, che si è messa in contatto telefonicamente con il ragazzo, ha ricevuto soltanto rassicurazioni verbali basate su sensazioni, ma non dettate da nessun esame strumentale. Gervinho è atteso nella capitale soltanto stamattina (le trasferte in Costa d'Avorio prevedono sempre un scalo europeo ritardando quindi il rientro di una giornata) e soltanto nel pomeriggio si sottoporrà all'ecografia che svelerà l'entità del danno. La Roma spera di poter registrare soltanto una lieve contrattura, scongiurando l'ipotesi più preoccupante della lesione. In ogni modo difficilmente il numero 27 riuscirà a recuperare in vista della prossima sfida con il Bologna in programma sabato al Dall'Ara, considerando inoltre il fitto programma che aspetta i giallorossi fino alla sosta natalizia.
Senza gettarsi in previsioni, Garcia sta già pensando comunque di concedere un turno di riposo all'ivoriano in campionato, in attesa di ricevere buone notizie e poterlo utilizzare quantomeno nella successiva gara di Champions League con il Barcellona. Altrimenti il piano di riserva è già pronto: con il possibile forfait di Gervinho e l'assenza forzata di Salah, il tecnico sarà costretto ad utilizzare fino in fondo il completo roster dell'attacco. Insieme a Iago Falque anche Iturbe scalda i motori sapendo di giocarsi nei prossimi 40 giorni gran parte del suo futuro in giallorosso. Per necessità oggettive le occasioni non mancheranno e per questo negli ultimi giorni l'attaccante argentino è stato motivato nel giocarsi al meglio le carte che avrà a disposizione.
Garcia nel frattempo ci pensa, studiando ulteriori possibilità di poter cambiare schieramento e di conseguenza modulo. La duttilità di Florenzi potrà garantirgli una valida alternativa nel tridente offensivo completato da Iago Falque e Dzeko soprattutto nelle partite che richiederanno un equilibrio maggiore di squadra (come per esempio a Barcellona dove la squadra sarà costretta ad un atteggiamento più prudente).
Con il rientro degli altri nazionali, già nel pomeriggio il francese avrà modo di provare strategie tattiche differenti a partire dal 4-4-2, modulo utilizzato sempre più spesso durante le sedute settimanali. Schieramento proponibile anche nel caso in cui Garcia decidesse di lasciare un turno di riposo ad un centrocampista, liberando così i due posti sugli esterni a Florenzi e Iago Falque e affidandosi al peso offensivo di Iturbe e Dzeko. Buone notizie intanto anche dagli infortunati di lungo corso: mentre Totti non forza i tempi e mette nel mirino il rientro in gruppo nella prossima settimana, non sono stati evidenziati ritardi sulla tabella di marcia di Strootman. L'olandese, a differenza delle precedenti riabilitazioni post operatorie, avverte sensazioni positive di stabilità al ginocchio.