AS ROMA MATCH PROGRAM (F. VIOLA) - Nato a Roma nel 1991. Dopo un primo periodo alla Lazio è cresciuto nelle giovanili della Roma e con la maglia giallorossa ha esordito in Serie A (3 presenze totali). Marco D’Alessandro, da due anni veste la maglia nerazzurra e torna all’Olimpico da ex. “Spero domenica di essere della partita. Magari non partirò titolare dall’inizio, ma mi auguro di entrare in corsa”.
Che gara si aspetta all'Olimpico? “Non sarà facile per noi, la Roma è una delle formazioni più forti in Italia. Avrà voglia di riscatto dopo la sconfitta di Champions e farà di tutto per fare risultato”.
Ha visto la gara di Champions? “Il Barcellona, forse insieme al Bayern di Monaco, è un gradino più in alto di tutte le altre. Dopo la gara di andata, dove i giallorossi sono riusciti a fermarli sul pari, hanno provato anche in trasferta a giocarsela, ma una volta che loro sono passati in vantaggio tutto è diventato più difficile. Se la Roma fosse riuscita a pareggiare, forse la gara avrebbe preso un’altra piega. Il Barcellona ha dimostrato che sono davvero poche le squadre in grado di giocarsela con loro alla pari”.
Se potesse togliere un calciatore alla Roma? “Sono molti i giocatori fortissimi, ma toglierei Florenzi abile in tutte le zone del campo. Alessandro può sempre risolvere la partita con un colpo di genio”.
Il suo giudizio su Garcia? “Mi piace, si è saputo ben inserire nel calcio italiano”.
Dopo parecchi anni il campionato sembra essere più equilibrato, quali sono a suo parere le squadre che rimarranno in alto fino all'ultimo? “Alla fine rimarranno Roma e Napoli, è ora che lo scudetto torni al centro o al sud”.
È alla sua seconda stagione a Bergamo. Come si trova? “Bene, c’è un ambiente sereno e stimolante, dove mi sono subito inserito. È stata la scelta giusta. Siamo un bel gruppo, unito, che lavora bene… così arrivano i risultati”.
Qual è il vostro obiettivo come squadra? E il suo personale? “Vogliamo raggiungere la salvezza il prima possibile, dopo lo scorso anno non possiamo sbagliare. Personalmente spero di segnare il mio primo gol in Serie A”.
Il gol all'ex fa sempre gola... “I tifosi romanisti possono dormire sonni tranquilli! Ho cambiato tante squadre, ma non ho mai segnato da ex”.
Come si trova con Reja? “Molto bene… è una persona che sa capirti... e ha sempre la parola giusta al momento giusto”.
Che gara si aspetta? Tanti gol o no? “Siamo una squadra che se la gioca a viso aperto. Non sarà una gara da zero a zero. Noi ci spingeremo avanti, anche rischiando”.
Firmerebbe per un pari? “Beh un punto a Roma per noi sarebbe importante, certo”.
Del suo lungo passato alla Roma, un ricordo su tutti? “L’esordio!”.
In quella occasione contro la Juve ha anche "rischiato" di fare gol? “Sì, è vero. L’esordio contro la Juve è un ricordo per me indimenticabile. È stato come entrare in un film, la partita delle partite nel posticipo. E poi quel tiro quasi gol, con la parata di Buffon. La gara finì come tutti sanno (1-4, ndr), ma io dentro ero felicissimo. Non potevo esprimere la mia contentezza, ma non riuscivo bene a trattenermi, un po’ si vedeva. A Roma comunque ho vissuto anni bellissimi, nella Capitale sono diventato professionista”.
Cosa le disse Spalletti a fine gara? “Mi fece i complimenti. Insieme a Alberto De Rossi e Bruno Conti dovrò sempre essere grato a Luciano Spalletti che mi ha dato l’opportunità unica di giocare nella Roma, è stato il mio primo vero allenatore”.
Sei rimasto in contatto con qualcuno dei tuoi ex compagni di Primavera? “Sì, ogni tanto sento Florenzi e Bertolacci”.
Una curiosità: lei è nato a Roma,per che squadra fa il tifo? “Da bambino ero romanista per questo fui molto felice quando fui scelto nella giovanili giallorosse. Poi giocando in giro inevitabilmente il tifo si perde un po’. Ma sotto sotto… il tifo da bambino non si scorda mai”