LA REPUBBLICA (A. SORRENTINO) - Milano imbronciata, polemica, ma in qualche modo vincente. E la cifra stilistica dell'Inter della prime dieci giornate, con le cinque vittorie per 1-0 e l'altra per 2-1, con la manovra singhiozzante e le sue tre espulsioni, ma anche con la migliore difesa del campionato (7 gol in 10 partite, ma 4 solo nella serataccia con la Fiorentina), e per ora a Mancini va bene cosi. Ma anche lui sa che contro la Roma, sabato, ci vorra un'altra prestazione rispetto a quella di Bologna: non a caso, nell'intervallo della gara di martedi, il Mancio ha duramente richiarnato all'orcline la truppa, protagonista di un primo tempo sconcertante per mollezze e disattenzioni sparse.
Intanto della serata del Dall'Ara rimangono strascichi che saranno chiariti oggi, con le decisioni del giudice sportivo. La squalifica di Felipe Melo è scontata: diffidato, il brasiliano sarebbe stato squalificato già con la prima ammonizione, poi la seconda ha solo complicato le cose ai compagni, rimasti in 10 eppure in grado di vincere col gol di Icardi. Ma l'espulsione del pitbull carioca ha provocato anche le proteste di Mancini, poi allontanato dal campo a sua volta al 90' da Banti. Al termine ci sarebbe stato un altro "chiarimento" negli spogliatoi tra Mancini e la terna arbitrate, davanti agli ispettori della procura federate. Toni accesi, col tecnico che rammentava a Banti, a voce non bassissima, anche il suo arbitraggio in Inter-Fiorentina. Scopriremo oggi il contenuto del referto di Banti, mentre all'Inter c'e chi giura che per Mancini non ci saranno sanzioni ( «E' stato un normale chiarimento, senza offese») e chi preferisce aspettare perché non si sa mai («A volte gli arbitri sono troppo permalosi...»).
Suspense fino a oggi pomeriggio, poi si saprà se il Mancio andra in panchina contro la Roma. Per la partita sono attesi al-meno 55mila spettatori. L'Inter è la squadra che finora ha avuto più presenze allo stadio (anche grazie alle sfide con Milan e Juventus), ritoccando due volte il record d'incasso della serie A, ora fissato a 3.740.051 euro.