IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Se le prove tattiche durante la settimana hanno ancora un senso, la formazione anti-Empoli è pronta. Szczesny in porta, Torosidis e Digne sulle fasce, il rientrante Ruediger a far coppia in difesa con Manolas, mediana titolare con Nainggolan, De Rossi e Pjanic per arrivare al tridente offensivo composto da Salah, Gervinho e Florenzi. Questo è l’undici che sia giovedì che ieri, Garcia ha provato con maggiore insistenza. Eppure, considerando l’importanza della partita di martedì in Champions a Leverkusen e le 7 gare che attendono i giallorossi nei prossimi 22 giorni, ci sono quattro cose che non tornano: 1) Possibile che il tecnico francese, una volta trovata la quadratura della squadra con il 4-4-1-1/4-4-2 torni al primo amore rappresentato dal 4-3-3? 2) Se Castan non viene ritenuto pronto per giocare nemmeno oggi contro l’Empoli (privo di Saponara, Croce e Zielinski), quando lo sarà? 3) In una gara casalinga, visto che Dzeko (fermo dal 26 settembre per una lesione al collaterale del ginocchio destro) dovrebbe partire dalla panchina e Totti non c’è perché infortunato, è credibile rinunciare alla spinta di Maicon sulla fascia? 4) Sapendo quanto Garcia è attento ai minutaggi dei suoi calciatori, considerando i 180 minuti disputati con le loro nazionali sia da Pjanic che da Nainggolan (che in stagione hanno già raggiunto rispettivamente quota 1151 e 977 minuti) possibile che trovino spazio entrambi dal primo minuto? Quattro interrogativi che troveranno una loro risposta soltanto nel pomeriggio.
GLI INTERROGATIVI Soprattutto sull’ultimo quesito, però, si può far leva su un precedente. Seconda giornata di campionato, 12 settembre, Frosinone-Roma. Anche in quel caso si arriva da una sosta, si gioca di sabato con alle porte il debutto il martedì seguente in Champions. Contro la squadra di Stellone, Garcia è costretto a rinunciare a Pjanic (infortunato) ma decide di risparmiare sia Nainggolan che Salah, i più stanchi nella valutazione del francese dopo gli impegni con le rispettive nazionali. Debutta in difesa Ruediger, con De Rossi che torna a centrocampo. Scenario parzialmente diverso da quello previsto per oggi dove né il belga, tantomeno l’egiziano e Pjanic dovrebbero riposare. C’è poi la questione legata a Dzeko. Sia dalle parole di Garcia che dai sussurri di Trigoria, sembra improbabile che il bosniaco possa partire dal primo minuto. Ma un suo impiego a partita in corsa è sia auspicabile che credibile. Altrimenti, dopo quasi un mese di stop, rivederlo titolare martedì in una gara che già potrebbe rivelarsi decisiva ai fini della qualificazione agli ottavi di Champions, rischierebbe di diventare un azzardo. Soprattutto dopo che ieri Garcia ha parlato di «paura» («Gli sta passando», la rassicurazione del tecnico). Chi quella sensazione di timore se l’è messa alle spalle è Ruediger (convocato dalla Germania per le amichevoli contro Francia e Olanda). Il difensore nell’ultimo mese ha sofferto di un problema di sovraccarico al menisco sinistro (dunque alla gamba non operata), acuito da un colpo ricevuto nella gara col Sassuolo che ne ha rallentato il rientro. Ora però sembra essere pronto: «Dopo cinque giorni di allenamento con la squadra sono sulla strada del mio ritorno al 100% ! Le cose stanno andando avanti», il suo pensiero su Instagram.