IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Che Roma vedremo dopodomani a Frosinone? Negli occhi di tanti tifosi, o almeno nella maggior parte di loro, è rimasta la splendida partita disputata contro la Juventus e sabato vogliono rivedere la stessa squadra. Ma in mezzo ci sono state le partite della Nazionale e dopo Frosinone, la Roma dovrà giocare con Barcellona e Sassuolo, Come sempre avviene in questi casi, ci si chiede: è giusto mandare in campo sabato una formazione che tenga conto degli altri impegni immediati? Tener conto significa cambiare, uomini, modulo, o entrambi. Non ci sono certezze, ma il dibattito è aperto. Ci sono pro e contro qualsiasi scelta si faccia. Parliamone, perché il turnover è sempre un’opinione.
TESI - La logica porta a pensare che Garcia faccia bene a far riposare alcuni suoi elementi di spicco, con lo scopo di tenerli buoni per la sfida con il Barça in Champions, specie quelli che sono stati impegnati nella doppia partita con le Nazionali, vedi Dzeko, Salah, Gervinho, mentre Florenzi ha giocato poco, così come De Rossi. Tenere fuori Dzeko ha un senso? Sì. Darebbe modo a Garcia di pensare e provare una Roma vecchie maniere, cioè senza centravanti ma con Totti e con due ali, magari come Iturbe e Gervinho (o Salah, o Iago Falque). L’assenza di Pjanic aprirebbe le porte a gente come Vainqueur o Uçan, e questo servirà a De Rossi di restare al centro della difesa: una soluzione che consentirebbe a Castan e Ruediger (per motivi diversi) di riposare ancora e trovare la condizione migliore in vista del proseguo della stagione. Del resto, sostiene il partito del “turn-over sì”, il Frosinone si può battere anche con le seconde linee (ammesso che in un grande club esistano). Garcia potrà ragionare anche sui minuti, concedendo meno spazio del solito a gente come Nainggolan, che di solito non si risparmia, qualsiasi maglia vesta, o Keita, anche per questioni di età. Ci sono ovviamente giocatori come Digne e Manolas, che al momento non hanno alternative pronte e sono costretti a tirare il carro fin da subito. Ma siamo a inizio stagione e certi sforzi si possono chiedere.
ANTITESI - Poi c’è il partito del “no al turn-over”. E’ il gruppone che in testa proprio la sfida con la Juve e per loro quella squadra non va toccata. Almeno finché regge. E Pjanic? Si sostituisce con un centrocampista come De Rossi o con uno tra Vainqueur e Uçan. Il rischio, in questo caso, non è preservare i calciatori insostituibili dalle fatica, ma anche da un piccolo infortunio che magari ti impedisce di saltare l’appuntamento in Champions. Garcia vuole far riposare Dzeko? E se poi la Roma non dovesse vincere? Sarebbe un problema. Quindi dentro tutti, la Roma con il suo centravanti, con i suoi due esterni alti e magari senza Totti. In difesa tutti i soliti, con De Rossi ancora al centro. Perché, una squadra che vuole vincere lo scudetto, ritiene più importante la sfida con il Frosinone che non quella di tre giorni dopo contro il Barcellona. E ci sta. Il turnover calcolato non dà garanzie. Ma pure qui siamo all’opinione.
SINTESI - L’impressione è che Garcia voglia cambiare davvero poco, l’unico problema è la sostituzione di Pjanic, che probabilmente sarà coperta con De Rossi o Uçan. Davanti è prevedibile la presenza di Totti, che giocherà dietro Dzeko e Salah. In difesa, se De Rossi giocherà a centrocampo verrà rischiato Ruediger o riproposto Castan. A destra Florenzi, che per Rudi è il terzino titolare, a sinistra Digne. E Vainqueur? Garcia al momento lo considera il vice Nainggolan, così come Uçan è quello di Pjanic, con Keita e De Rossi in alternanza. A Dzeko difficilmente rinuncia in questo momento. Del resto, Garcia ha dichiarato che Edin e Totti possono giocare insieme. Vedremo. C’è un’ipotesi alternativa: 4-4-1-1 con Florenzi e Iago Falque sulle fasce (Maicon esterno basso) e Totti dietro Dzeko.