CORSERA (L. VALDISERRI) - In teoria, considerando che il Barcellona potrebbe fare l’en plein nel girone, il debutto della Roma all’Olimpico, domani contro i blaugrana campioni di tutto (Champions, Supercoppa europea, Liga e Coppa del Re), presenta una situazione ideale: anche un pareggio sarebbe accolto come un’impresa. Per le ambizioni del club e del suo allenatore, però, non è una partita come le altre. È, caso mai, l’occasione per dimenticare la catastrofe dell’1-7 contro il Bayern Monaco (21 ottobre 2014). Non si può chiedere alla Roma di vincere, ma è obbligatorio dare un segnale molto diverso. È anche per questo che Garcia, a Frosinone, ha schierato una squadra comprensibile nel modulo e negli uomini solo se si pensa alla necessità di risparmiare forze (Nainggolan e Salah) e di gestire il minutaggio di Totti, che era stato in panchina per 90’ sia a Verona che contro la Juve. L’esperimento del capitano insieme a Dzeko non è riuscito, ma con l’anarchico Gervinho in avanti e due soli centrocampisti con tantissimi chilometri in carriera come Keita e De Rossi era difficile fare meglio. Sembra quasi impossibile, almeno dal primo minuto, pensare alla sfida del talento tra Totti (alla caccia del gol numero 300 in giallorosso) e Leo Messi, capobanda di un attacco che ha segnato 122 gonella stagione scorsa (58 Messi, 39 Neymar e 25 Suarez) e che in sei gare ufficiali in questa temporada è già a quota 7 (4 Messi, 2 Suarez e uno Neymar).
Nel passato campionato la Roma ha segnato 54 gol in 38 partite, il Barcellona 110. La Roma si è allenata nel pomeriggio a Trigoria: Pjanic sta migliorando ma non sarà rischiato. Dzeko ha recuperato dalla botta alla testa presa a Frosinone, a gara appena iniziata. Garcia potrà contare anche su Maicon e Torosidis, ma è probabile che nel ruolo di terzino destro sia confermato Florenzi, più rapido dei compagni di squadra per cercare di limitare Neymar. Il Barcellona arriverà a Roma stamattina e ieri si è allenato alla Masia. Luis Enrique, che tornerà a Roma da trionfatore, dopo essere stato spernacchiato da molti nella sua esperienza giallorossa, deve fare i conti con le assenze: fuori Dani Alves, Vermaelen e il portiere Bravo. Mascherano ha parlato della sfida, con rispetto degli avversari: «La Roma gioca un buon calcio. È un club che ha tradizione e, soprattutto, sappiamo quanto sia difficile andare a giocare in Italia. Non sarà una partita semplice». L’Olimpico non sarà tutto esaurito perché i tifosi del Barcellona non riempiranno completamente il settore ospiti, come ad esempio avevano fatto quelli del Bayern. Per i romanisti restano pochi biglietti nei settori più cari. Sono andati bene i mini abbonamenti da tre partite (le altre saranno contro il Bayer Leverkusen il 4 novembre e contro il Bate Borisov il 9 dicembre), che garantiscono anche una prelazione sui biglietti per le euro-gare in trasferta. Arbitrerà l’olandese Kuipers, che nella stagione scorsa, in Manchester City-Roma, fischiò dopo 3 minuti un rigore contro Maicon per una trattenuta ad Aguero. Bisognerà fare attenzione.