CORSPORT - Marcello Lippi, ex Ct azzurro, è stato intervistato in esclusiva dal quotidiano sportivo e, tra i tanti temi, ha parlato anche di Totti e del momento della Roma. Ecco uno stralcio delle sue parole:
Lei ha dichiarato di aver visto un Totti triste nonostante i 300 gol?
"Lo ribadisco, ho avuto una sensazione di tristezza. Bisogna vedere se questo capita perché uno si sente alla fine di una carriera, oppure perché non è felicissimo della gestione di questa fase. Senza voler mettere il naso nelle cose della Roma, per il rapporto che ho con Francesco, come quello con Daniele (De Rossi, ndr), io penso che Totti non possa giocare una partita sì e sei no; anche perché in questo modo, come fai ad avere continuità? [...]meglio una costanza di impiego, anche limitato, che una partita ogni tanto".
Può essere un problema per la Roma, quello di sentirsi ripetere che questo è il suo anno?
"Come vi ho detto, ho visto Roma-Sassuolo all’Olimpico e mi è dispiaciuto alla fine registrare un clima strano. Sapevo dell’entusiasmo che c’era in città, legittimo: batti la Juve in quel modo, poi fai una partita eccezionale contro il Barcellona, (che per inciso il 75% di possesso palla lo fa con tutti); in più c’è la convinzione e l’intelligenza che lo scorso anno la squadra non aveva. Insomma dopo il 2-2 non mi è piaciuta una certa delusione. Io dico che la Roma e Roma non debbono buttare via un patrimonio così importante. Perché questa squadra è forte: c’è l’idea giusta che abbia indovinato le mosse, messo le mani dove era necessario: uno come Dzeko è importantissimo; poi c’è la crescita di Florenzi,c’è Iturbe, un centrocampo che non ha nessuno, ha preso Salah..."