La Roma si sveglia troppo tardi

30/09/2015 alle 13:37.
pjanic-mani-in-testa-bate-roma

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Altro che regalo per la centesima panchina di . La Roma affonda a Borisov e complica maledettamente il suo cammino in , regalando un tempo e tre gol ai modesti bielorussi del Bate. A nulla serve la reazione della ripresa dopo i cambi di , che sistemano una formazione troppo sbilanciata.

Vada per le assenze pesanti, ci sta recriminare un po’ sugli episodi, perché a livello di occasioni i giallorossi meritavano almeno il pareggio e due reti incassate su tre sono sul groppone di , ma giustificare solo con la casualità questa sconfitta sarebbe ingiusto e pericoloso per il futuro. I limiti della squadra dopo 8 gare ufficiali sono abbastanza chiari: senza e e senza un di ruolo la difesa non regge. ha dimostrato tutti i suoi limiti in fase di copertura ed è entrato in partita quando è tornato a fare il suo vero mestiere: l’attaccante esterno. Con l’arretramento di il centrocampo perde l’uomo in grado di dare equilibrio, mentre è ancora lontano dalla condizione di un tempo. L’attacco, invece, si affida troppo all’estro dei singoli e in una serata in cui non ne azzecca una diventa difficile trovare il gol. In generale non c’è organizzazione ma tanta improvvisazione.

La partita di Borisov è per metà un incubo e per l’altra parte un’affannata rincorsa a correggere i propri errori. Eppure, con indosso la maglia grigia che non piace ai tifosi, la Roma sembra partire bene. Spinge, spaventa la difesa del Bate Borisov con le accelerazioni del suo attacco leggero, dove agisce da centravanti in mezzo alle frecce -Gervinho. Ma nel giro di 4 minuti va in onda un film dell’orrore. Al primo affondo i bielorussi passano: un altro gol da comiche incassato dai giallorossi dopo un flipper in area. Se poi sbaglia pure , al ritorno ieri dopo l’infortunio col , allora è notte fonda: Mladenovic lo sorprende completamente fuori posizione con un tiro inatteso e arriva la mazzata del 2-0. Alla mezzora il colpo del ko, stesso marcatore e un’altra mezza papera del polacco che non si è dimostrato pronto a giocare.

corre ai ripari con colpevole ritardo. Prima risistema la squadra con il 4-4-2, dove inizialmente va a fare l’esterno a centrocampo per dare una mano al tartassato . Poi è Iago , recuperato in extremis, a dare il cambio allo stesso prima dell’intervallo. A inizio ripresa tocca all’inguardabile la sostituzione: avanza a centrocampo, il neo entrato gli copre le spalle da terzino, che pensava di partire titolare resta in panchina.

Il gol per provare a riaprire la partita arriva al 66’ con una bella combinazione -Iago-Gervinho. La prima giocata offensiva azzeccata da porta al 3-2 di , ma subito dopo, sulla traversa di , si spengono le speranze di rimonta. L’ingresso finale del baby è la foto dell’emergenza: dove sei?

Ora per la qualificazione si fa durissima. Il ha battuto con molta fatica il Bayer Leverkusen ed è in testa, alla Roma servono sei punti contro i tedeschi per annullare i danni devastanti della sconfitta di ieri contro i più scarsi del girone. Prima della sosta c’è Palermo. Guai a sbagliare ancora.