LEGGO (F. BALZANI) - Florenzi, 1,7 milioni di stipendio, ha puntato su altro: semplicità, sacrificio sì ma anche su una classe non comune spesso coperta dalla troppa umiltà e da una simpatia contagiosa. Bello de nonna (a proposito sarà testimonial d’onore lunedì prossimo per la manifestazione “mille piazze per i nonni”) è diventato grande anche in Europa. Tutti i giornali internazionali hanno celebrato il miracolo che ha permesso alla Roma di fermare i campioni del mondo: un “wondergoal” per il il The Guardian,“Exceptionnel” il titolo su Le Figaro, “Storica” per Bild e Marca mentre in Portogallo (dove #Florenzi è stato il trend topic del giorno) scrivono di «antologia calcistica». Non solo la stampa però. In Danimarca è nata la “Florenzi Challenge” (un torneo dove si emula la prodezza del romanista). Piqué l’ha definito «uno dei gol più belli subiti nella mia carriera»; Kahn: «Una meraviglia. Ter Stegen non ha colpe». La Vinci, finalista agli Us Open, si è complimentata su Twitter.
Florenzi, il tiro della vita
18/09/2015 alle 14:13.
Applausi sono arrivati anche da Pallotta («bravissimo, sono caduto dalla sedia»),Malagò («Parleremo per anni di questo gol») e Prandelli («Sono stato il primo a credere in Alessandro terzino»). Papà Luigi con una battuta lo tiene coi piedi per terra:«Se ora si monta la capoccia gliela taglio. Per me resta sempre un somaro». Anche Luca Vecchi, uno degli attori di The Pills che con Florenzi hanno girato un corto cult, usa l’ironia: «Ci siamo allenati sulla Play, già lo sapevamo». Alessandro, candidato come giocatore della settimana di Champions, ha passato la notte in bianco e con grande pazienza ha risposto alle centinaia di sms che gli sono piovuti addosso. «Quel pallone non entrava mai – ha detto al sito della Uefa – saranno stati 4 o 5 secondi che a me sono sembrati minuti. Un gol così si fa con istinto, un po’ di pazzia e il cuore». Più sciolto a Roma Radio: «C’ho provato, al massimo andava fuori e ci ripiazzavamo. Ora arriva il difficile». La dedica è tutta per Ilenia, la moglie, ma mercoledì quel cuore se lo sono presi un po’ tutti.