GASPORT (D. STOPPINI) - Lo sfizio se l’era già tolto, mica è una novità per James Pallotta battere la Juventus. Però, vuoi mettere? Vuoi mettere il 2-1 di due giorni fa a confronto con la vittoria del 2013 grazie a Totti o all’eliminazione in Coppa Italia firmata Gervinho? La terza è la più bella. Perché è quella della consapevolezza. È quella dell’urlo al campionato. È, semplicemente, «la migliore partita della Roma degli ultimi 12 mesi». Firmato the president . Quello che mentre parlava alla radio del club, neppure sapeva che il titolo in Borsa stava realizzando un +5%. Ma il rialzo vero l’ha messo a segno Garcia: «Rudi è stato additato come colpevole da molti, in verità un po’ anche da me — ha ricordato Pallotta —. Nella scorsa stagione abbiamo avuto una seconda parte molto difficile, complicata da una lunga serie di infortuni, molti del quali dipesi dalla preparazione. Abbiamo cambiato, la differenza già si vede, contro la Juve sembrava che la squadra potesse correre almeno per un altro quarto d’ora». Ne sono bastati 90, di minuti. «Abbiamo dominato la Juventus, la parata di Szczesny è stata la giocata del match — ha detto Pallotta —. Abbiamo una squadra di carattere, con il recupero degli infortunati faremo una bella stagione. Stiamo costruendo qualcosa di straordinario, speriamo che la vittoria sia l’inizio di qualcosa di speciale. Agnelli dice che vorrà batterci anche nel nuovo stadio? Sa bene che siamo una concorrente molto seria per lui, altrimenti non parlerebbe così. Come dice mia madre: se non ti sgridassi, significherebbe che non ti voglio bene». La pizzicata ad Agnelli, poi la questione tifo: «È stato frustrante vedere la Sud non sostenere la squadra. Io non ho mai detto nulla contro i tifosi della Roma, ci sono solo alcune mele marce che vorrebbero imporci le loro decisioni. Ma sulla divisione, dico che la Roma non l’ha mai richiesta».
LISTA CHAMPIONS - Divisione che sarà presto operativa, già per l’esordio europeo con il Barcellona: «Difficilmente sarò presente», ancora Pallotta. Entro le 24 di oggi il club consegnerà all’Uefa la lista Champions, ridotta a 22 per le sanzioni relative al fair play finanziario. Oltre a Cole e Strootman, resterà fuori uno tra Gyomber, Emerson e Uçan.
E Pallotta punge: «Agnelli lo sa, noi una minaccia per la Juventus»
01/09/2015 alle 13:53.