E il popolo romanista insorge: «Vacci “Pjanic” con gli insulti»

03/09/2015 alle 14:29.
visita-cantiere-torino-lione

IL MESSAGGERO (B. SACCA') - Ad ascoltare le voci della à, la sensazione è netta: l’uscita a vuoto del senatore Stefano Esposito, 46 anni, ha provocato un autogol storico. Il paragone sconfina nel calcio, perché proprio sul piano del calcio Roma è stata offesa. Al proposito, bisogna registrare l’indifferenza della società giallorossa, da noi interpellata: da Trigoria nessuna dichiarazione pubblica, nessuna voglia di aumentare il voltaggio della polemica, nessuna intenzione di perdere tempo a rispondere.
Fedeli da sempre alla massima «Una risata vi seppellirà», i cittadini della Capitale hanno calato invece la carta dell’ironia per replicare agli insulti di Esposito, scambiati poco oculatamente da alcuni per un omaggio all’onestà.
Nelle diverse anse dei social network, l’argomento ha monopolizzato le discussione durante l’intero pomeriggio: tanto che, solo a Roma, l’hashtag #Esposito ha scalato in fretta la classifica delle tendenze di . Al netto dei riflessi volgari (e mai firmati) che la rete genera in ogni occasione, il centro della scena lo ha occupato il sarcasmo.
IN RETE - E tanti, va detto, hanno seguito una linea per così dire civico-politica, anziché prettamente calcistica. «Stupisce lo stupore per le bestialità di Esposito», spiega Giorgio. «Se Esposito si intende di mobilità come di calcio, ai romani risulterà chiaro perché il trasporto pubblico non funziona», gli fa eco Fabio. «Ce mancava l’assessore ultrà. Mi chiedo sempre più cosa dobbiamo scontare noi romani», è il sospiro di Margherita. Intransigente Tobia: «Non mi piace chi insulta. Meno ancora mi piace chi insulta Roma. Se poi fa l’assessore... Chiedere scusa».
È un fiume in piena, quello dei cittadini. A qualche supporter bianconero, forse ancora scottato dalla sfida di domenica scorsa persa proprio nella capitale contro i giallorossi, le parole del senatore però sono piaciute.
I COMMENTI - Interviene subito Roberto: «Roma si ama. Se Esposito ha problemi con la capitale torni a casa sua a fare il facinoroso!». E ancora. «Assesso’ vai a insultare...», sorride Nino, con tanto di allusione al centrocampista giallorosso. «Il sindaco della Capitale dovrebbe chiedergli le dimissioni: in un altro paese tutta la giunta le avrebbe già reclamate», sottolinea Fox.
Sottile il pensiero di Emiles: «Se in qualche futura elezione apparirà il tuo nome, sono sicuro che i romanisti ti voteranno in massa, bel volpino. Complimenti!». A chiudere, la diagnosi di Andrea: tre parole, ad azzerare ogni commento. «Roma sta malissimo».