IL MESSAGGERO - Ha segnato un gol, poi, fermando la partita, ha scavalcato per entrare in tribuna e ha abbracciato la nonna, che per la prima volta lo vedeva giocare. È anche con questo gesto – e con il video rimbalzato su media e social – che Alessandro Florenzi è diventato uno dei calciatori più amati dai nonni, romanisti e non solo. Non stupisce, dunque, che a un anno esatto da quell’abbraccio, ieri, sia stato il testimonial della presentazione della Festa dei Nonni a cura della Fondazione Senior Italia, con gli eventi della decima edizione, dal 2 al 4 ottobre. Alla presentazione, il ministro della Salute Beatrice Lorenzine Roberto Messina, presidente della Fondazione e di Federanziani.
I fan, però, hanno avuto occhi – e orecchie – soprattutto per Florenzi. Inevitabili le domande sul calcio – «“Nonni” come Di Natale, Toni, Totti continuano a segnare? Non li chiamerei nonni, ma semplicemente campioni. Sono da guida» – e ovviamente sul gol contro il Barcellona. Cosa ha detto la nonna? «Mi ha fatto i complimenti, mi ha detto bravo, ma me lo dice sempre, anche quando sbaglio. Mia nonna mi ha insegnato a non montarmi la testa».