REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - La rivoluzione non è ancora finita. Quattro giorni all'inizio del campionato, eppure la Roma ha ancora voglia di cambiare. O di stupire, fate voi: il mercato è in rosso di poco, l'addio di Yanga Mbiwa aveva pareggiato entrate e uscite (contando anche quelle future), ora con i nuovi difensori si torna sotto. Ma Sabatini ha margine per piazzare un nuovo colpo. Mentre qualcuno, soprattutto davanti, saluterà: in uscita anche un nome a sorpresa.
OBIETTIVO B. PERES, SI ACCELERA - Dopo gli arrivi di Falqué, Szczensy, Salah, Dzeko, Rudiger, Gyomber (arrivato oggi a Fiumicino) e quello imminente di Digne (o Kolasinac, tornato a guadagnare posizioni: lunedì contatti con lo Schalke) la campagna acquisti pareva conclusa. E invece è ancora apertissimo il discorso col Torino per Bruno Peres. Sabatini è a Milano e circola con insistenza l'indicazione che oltre al Bologna, con cui chiuderà la cessione di Destro, forse concedendo al ragazzo una piccola buonuscita, siano in programma appuntamenti col Torino. La Roma ha pronti 12 milioni per l'esterno brasiliano, ritenuto una sorta di erede naturale di Maicon, da far maturare a fianco del fuoriclasse ex Inter. Cairo, allergico agli sconti, chiede però almeno 3 milioni in più dei 12 della Roma. Il discorso potrebbe essere definito anche solo nell'ultima settimana di mercato, ma ormai l'orientamento pare chiaro. Dovesse arrivare, il Bologna potrebbe avere Torosidis.
ORA ITURBE PUÒ ANDARE AL GENOA - Di certo l'eventuale arrivo di Peres potrà restituire Florenzi - occasionalmente o stabilmente - all'antico ruolo di attaccante esterno. Allargando ulteriormente il parco attaccanti. Anche per questo, é novità delle ultime ore, Sabatini si sarebbe convinto a sacrificare unodei suoi pupilli. Oltre Ljajic e Ibarbo, prende quota la possibilità che a partire sia Iturbe. Al Genoa, che ha chiesto uno tra lui e Ljajic, e soltanto in prestito secco, visti i 22 milioni spesi un anno fa per acquistarlo. Ma lui si sente chiuso, vive male l'affollamento e il ds pare essersi convinto che un anno in campo con continuità, nel tridente di Gasperini, possa restituirgli sicurezza e convinzione. Regalando alla Roma un nuovo Iturbe.