LA REPUBBLICA - Gli ultrà cacciano i celerini dalla curva al grido di “In curva non vi volemo”. Roma-Juve diventa terra di frontiera, i tifosi che difendono il loro territorio da quella che considerano un’invasione inaccettabile dei tutori dell’ordine. Attimi di tensione che per fortuna non finiscono in violenza, ma agitano un primo tempo che la curva sud vive a lungo di spalle. La schiena al campo in segno di protesta, urlando cori contro poliziotti e carabinieri, oltre al solito slogan anti-segmentazione: “Questa curva non si divide”.
Mentre la Nord ignorando i propositi di sciopero dell’altra curva, tifa rumorosamente.
Applaude invece tutto lo stadio quando i rivali juventini espongono uno striscione per ricordare il tifoso romanista scomparso Peppone De Vivo, omaggiato di fiori sotto la curva da De Rossi. Pure di spalle, la Sud si accorge che in campo la Roma gioca eccome, Così al 4’ inizia a tifare. Non sfugge a Chiellini, che diventa bersaglio preferito degli strali ultrà. Poi l’urlo diventa unico, prolungato, assordate: Edin...
“Dzekooo”. Potevate immaginare battesimo migliore?