IL TEMPO (E. MENGHI) - Non riesce proprio a vincere la Roma in questa estate ricca di amichevoli prestigiose. Con lo Sporting Lisbona, nel torneo «Cinco Violinos», i giallorossi perdono 2-0, incassano la seconda sconfitta nei 90 minuti (la terza contando i rigori col City) e restano di nuovo a secco di gol. È il tallone d’Achille dei giallorossi, che aspettano Dzeko a braccia aperte.
La manovra offensiva non convince e la miglior condizione fisica dei lusitani fa il resto. Per la prima volta Garcia schiera dal 1’ quella che - sulla carta - sarà la futura coppia titolare della difesa: Manolas e Castan finalmente insieme. «Leo» ha dato le risposte che lui per primo cercava, è tornato protagonista e, cosa più importante, ha dimostrato di avere i tempi giusti. La prestazione non è stata perfetta, ma un disimpegno sbagliato non mette in discussione la determinazione con cui è sceso in campo. Slimani gli ha dato un gran da fare, il brasiliano gli ha tenuto testa, ha fatto qualche bella chiusura e anticipi di pregevole fattura.
Maicon si è distinto per personalità, vedi il richiamo all’ordine fatto a un infuriato Manolas e la carica data ai subentrati mentre lasciava il campo. Uçan ha sostituito Pjanic degnamente, nonostante abbia preso un duro colpo da dietro dal capitano dello Sporting Adrien (ammonito dall’arbitro «di casa» e sgridato dal ritrovato leader Castan), ha pressato e si è proposto per ben 70 minuti. Ljajic e Iturbe hanno fatto poco, l’argentino almeno si è sacrificato, il serbo invece ha fatto arrabbiare Manolas per una finta di troppo. Di occasioni clamorose nemmeno l’ombra, De Sanctis è stato impegnato solo all’inizio, su palla inattiva, e se l’è cavata su Slimani grazie anche all’aiuto di Cole.
Nella ripresa tocca a Szczesny, che si presenta benissimo: dopo 10 minuti, salva la porta con un intervento di piede sfidando Slimani lanciato da Adrien e tutto solo. Otto minuti dopo, però, Slimani di testa schiaccia sopra al distratto Romagnoli e la mette all’angolino. Il polacco non ci arriva, ma poco dopo si rifà deviando in angolo l’incornata di Montero. Lo Sporting lo impegna più di quanto abbia fatto in 45 minuti con De Sanctis, Szczesny dimostra un buon istinto, ma su una sua respinta di pugno a centro area arriva il secondo gol, firmato Manè.
Il cambio d’uomini effettuato in massa da Garcia al 14’ della ripresa ha spostato in avanti il baricentro, ne ha beneficiato lo spettacolo ma ne hanno risentito gli equilibri. Destro ha avuto un paio di inviti al gol che non ha saputo concretizzare, anche per merito del secondo portiere Boeck. Il titolare, Rui Patricio, era stato a guardare: la Roma dalle sue parti non si è fatta vedere. La gara si è chiusa con un rosso diretto a Yanga-Mbiwa, entrato in maniera scomposta su Silva. La Lazio ha preso nota: lo Sporting è una possibile avversaria dei biancocelesti nei playoff di Champions. La Roma rientrerà in mattinata nella capitale e si metterà subito al lavoro: non c'è tempo da perdere.