REPUBBLICA (F. FERRAZZA/M. PINCI) - La rosa della Roma ha spine dolorose. Questione di regolamento: la Champions League e, da quest’anno pure la serie A, impongono organici limitati. Venticinque i calciatori da indicare entro domani alle 12 per il campionato: la Roma dovrà inviare la lista dei calciatori alla Federcalcio, e, visto che ha solo sei giocatori di formazione italiana, contro gli otto prescritti, formulerà una rosa di ventitré elementi (più Capradossi) e un Primavera. Poi gli Under 21 liberi — ci rientrano Paredes, Uçan ed Emerson Palmieri — ma comunque resteranno fuori un paio di elementi. Vedi Cole e un altro che potrebbe essere Strootman, ancora convalescente.
Peggio, molto peggio, la situazione in Europa: la Uefa nelle sanzioni per il financial fair play ha ristretto l’organico romanista da 25 a 22 elementi. I dirigenti potranno inserire due uomini cresciuti nel vivaio (Totti e De Rossi), quattro di formazione italiana (Florenzi, De Sanctis, Ljajic e Nainggolan) e altri sedici liberi. Vuol dire che rischiano di restare fuori almeno 5 potenziali titolari. Ad oggi sarebbero verosimilmente Paredes, Ibarbo o Iturbe, Strootman, Cole e Emerson. Una situazione paradossale, con Sabatini intento a completare una rosa abbondante in alcuni ruoli, ma ancora da definire in altri. Nelle prossime ore dovrebbe essere definita la questione Digne, anche se appare complicato pensare che il terzino possa farcela a trasferirsi in tempo per Verona. Non è tramontata la pista che porta a Juan Jesus con il giocatore dell’Inter che potrebbe essere acquistato prima della chiusura del mercato.