GASPORT (A. PUGLIESE) - Ci sono giocatori che hanno un passo diverso dentro e fuori il campo. Per carisma, personalità e intelligenza. E perché magari sanno sempre quando e come parlare e cosa dire. Daniele De Rossi è uno di questi. Sempre diretto, mai banale, spesso profondo. Soprattutto quando di mezzo c’è la Juventus, l’avversario di tanti anni, quella che insieme all’Inter gli ha impedito in più di un’occasione di assaporare quella gioia (leggi scudetto) per cui ha calcisticamente vissuto. E se ai tempi di Zdenek Zeman fu molto diretto dopo la batosta di Torino («Chi parla di scudetto fa il male della Roma»), ieri ha rilanciato la sua sfida così. Con toni pacati, senza proclami e manifesti, con l’orgoglio di sentirsi ancora l’avversario principale dei bianconeri. «Siamo gli stessi degli ultimi due anni, con il club che sta facendo innesti mirati – dice Daniele –. Arriviamo da due secondi posti consecutivi, non possiamo che essere noi la principale alternativa alla Juventus».
OCCHI SUI BIANCONERI Non è solo il calendario, dunque, a tuffarsi subito in Roma-Juve, con l’orologio temporale che dice -30 giorni alla sfida più attesa. No, c’è anche altro, come l’orgoglio di chi si sente il giallorosso tatuato addosso o la voglia di rivincita di chi sa che i bianconeri si sono dimostrati più forti, ma aspetta adesso di capire come assorbiranno gli addii pesanti (non solo tecnici, ma anche sotto il profilo della personalità) di gente come Pirlo, Tevez e Vidal. «Basta ripensare a dodici mesi fa, quando in tanti, ma non io, pensavano che la Juventus si era indebolita sia nell’organico sia nell’allenatore e invece poi abbiamo visto che ha fatto una stagione anche migliore di quella precedente. Una squadra che vince quattro scudetti di fila e arriva in finale di Champions League non può che partire come favorita. Ma noi siamo i secondi, siamo forti, aver tenuto tutti i giocatori più forti può essere un vantaggio».
CONCORRENZA FORTE Anche se poi, però, quest’anno la concorrenza sembra molto più agguerrita della scorsa stagione, con Milan e Inter che stanno lavorando per rialzare la testa. «Le due milanesi si stanno rinforzando molto, ma anche la Lazio farà ancora un bel campionato, vedrete – continua il centrocampista giallorosso –. E poi mi incuriosisce e mi affascina il Napoli di Sarri, uno di cui avevo sentito parlare e che con l’Empoli non ha affatto sfigurato, mettendo sotto anche squadre molto più forti. Vedremo ora con giocatori sulla carta più forti cosa riuscirà a fare». Proprio come De Rossi aspetta anche di capire come sarà l’altro percorso della Roma, quello in Champions, dove i giallorossi puntano a superare il primo turno, tornando finalmente ad affacciarsi agli ottavi di finale. «Probabilmente rischiamo un girone di ferro anche quest’anno. Prima di Roma-Bayern anche io ero fiducioso che potevamo giocarcela con squadre più forti, poi abbiamo capito di essere stati troppo spavaldi. Quella è stata un’esperienza importante, al ritorno ad esempio abbiamo perso, ma in modo diverso. E può esserlo anche per il futuro, magari quest’anno riusciremo a non perdere od a mettere davvero in difficoltà le più forti».
L’ACCORDO CON SKY Già, e magari qualcosa si capirà già oggi, nell’amichevole di Lisbona contro lo Sporting (di cui si parla a fianco). De Rossi dovrebbe essere lì, a guidare il centrocampo giallorosso, proprio come ieri ha fatto da guida allo sbarco di Roma Tv nel bouquet Sky. Un accordo ufficializzato tempo fa (anche per Juve Channel) e presentato ieri nel quartier generale giallorosso. Da oggi, infatti, il canale tematico della Roma (che girava su circa 12mila abbonati) sarà in chiaro per tutti gli abbonati ai pacchetti Sky Sport e Sky Calcio (sul canale 213). La tv di Murdoch ha acquisito anche i diritti d’archivio della Roma e manderà le partite di Champions dopo la mezzanotte (da quest’anno infatti i diritti televisivi della coppa sono di Mediaset). Con un regalo particolare, Roma Forever, un intero catalogo sempre aggiornato per vivere tutti i contenuti più belli del mondo giallorosso.