IL TEMPO (E. MENGHI) - Trasformare la rabbia in determinazione: è l’obiettivo di Castan, che si è un po’ risentito per le critiche ricevute dopo l’esordio a Verona, dove è apparso meno brillante del compagno di reparto Manolas e non è stato lucidissimo nella lettura delle azioni. La ruggine accumulata nell’ultima stagione passata lontano dal campo non è ancora sparita del tutto, ma il solo fatto di rivederlo al centro della difesa ha fatto sorridere Garcia. A «Leo» non basta: domenica vuole dimostrare tutto il suo valore, regalando una prestazione con i fiocchi nella sfida più complicata in calendario. Il brasiliano presto potrà realizzare il suo sogno di giocare in Champions League e non vuole farsi trovare impreparato, perciò vuole ritrovare la forma perfetta il prima possibile. Ieri ha avuto la possibilità di lavorare da solo in una giornata un po’ particolare a Trigoria, dove ogni giallorosso si è allenato in maniera personalizzata nell’orario che preferiva. Una novità decisa dello staff tecnico in vista della sfida con la Juve.
Nella retroguardia dovrebbe tornare dal 1’ Maicon, totalmente recuperato, mentre a sinistra è pronto all’esordio Digne, che dovrà sfruttare lo spazio nella Roma per riprendersi il posto in Nazionale. «Ultimamente la situazione era degenerata e lui ha perso un po’ di fiducia», ha spiegato il ct della Francia Deschamps. Keita, invece, ha detto addio al Mali per scelta: «Il suo club – ha chiarito l’allenatore Giresse – ha la priorità, ma se vorrà tornare lo accoglieremo a braccia aperte». Gli altri romanisti con la convocazione in tasca sono Ljajic, Pjanic, Dzeko, Gyomber, Torosidis, Manolas e Gervinho.