LA REPUBBLICA (E. GAMBA, M. PINCI) - Meno male che c’è il mercato a distrarre (a illudere?), così Roma-Juventus non sembra quello che è, cioè un confronto diretto troppo precoce tra due squadre che non sono ancora quello che dovrebbero essere e che stanno lavorando febbrilmente per diventarlo. La netta sensazione è che sia Garcia sia Allegri avrebbero volentieri evitato di incrociarsi proprio domani. Vista così, è un classico senza tensione e con un fascino molto limitato. Del resto, sono le squadre stesse ad avere dei limiti, benché una sia la migliore della serie A e l‘altra quella che più le si avvicina: oggi non sono formazioni definite né tantomeno definitive, è una specie di derby tra due cantieri aperti e in palio c’è soprattutto quello che bisogna evitare, cioè macerarsi per due settimane sopra una classifica potenzialmente inquietante. Chi all’Olimpico perderà, resterà sul fondo. E non sarà bello rimanere appensantiti da quella zavorra.
Ansia Juve-Roma, corsa al mercato per non scivolare
29/08/2015 alle 14:53.
Pogba farà il regista, perché è un po’ meglio di Padoin. Ci sarà Morata, con Mandzukic. Totti, dopo la panchina full time del Bentegodi, potrebbe diventare il suggeritore di Dzeko: sono gli argomenti del giorno ma assai meno attuali, e ancor meno incalzanti, di quelli che riguardano giocatori lontani tipo Draxler, che la Juve sta ormai tallonando con un’insistenza quasi soffocante. Ieri sera il tedesco ha giocato da titolare contro il Wolfsburg (la squadra che lui ha rifiutato), però oggi potrebbe davvero diventare bianconero perché ormai tra domanda (32,5 milioni) e offerta ballano solamente due-tre milioni. Marotta sta racimolando soldi da reinvestire: Coman è oramai un giocatore del Bayern Monaco (prestito con diritto di riscatto fisssato a 25 milioni), mentre Zaza è stato richiesto (in prestito) dal Marsiglia, che potrebbe anche organizzare uno scambio con il centrocampista Lemina. L’andirivieni di arrivi e partenze determinerà il modulo sul quale Allegri, dalla settimana prossima, lavorerà. Nel frattempo, domani s’affiderà ancora al desueto 3-5-2, nel quale può trovare spazio anche Cuadrado: «Posso giocare in molti modi diversi e posso farlo già a Roma. Ringrazio Dio di essere alla Juve, non credo che lasciando il Chelsea la mia carriera abbia fatto un passo indietro».
Anche Garcia deve ancora definire il modulo, e aspetta uomini. Per la Juve pensa al 4-2-3-1, con Totti alle spalle di Dzeko e Florenzi avanzato a mezza punta a garantire equilibri (in difesa c’è Maicon). Come terzino sinstro debutterà Digne, compagno di Pogba in ogni nazionale giovanile, arrivato di fresco: «È un piacere ritrovare Garcia, un grande allenatore: ha portato la Roma dal sesto al secondo posto. In quanto a me, mi sento pronto a giocare già con la Juventus ». A Roma aspettano ancora un centrocampista, dopo le ultime pessime notizie su Strootman: Sabatini sta trattando William Vainqueur, ventisettenne francese della Dinamo Mosca e ben noto a Garcia. Continua a mancare un difensore (Juan Jesus?) e in ogni caso domani sarà la sfida dell’incompletezza. Forse, quello che conta sarà non subire troppi danni.