CALCIOEFINANZA.IT - Un colosso finanziario americano sarebbe interessato ad entrare nel capitale della società che costruirà il nuovo stadio della Roma: si tratta – secondo il quotidiano Milano Finanza – di Starwood Capital, che vanta un portafoglio di 44 miliardi di dollari di asset sotto il suo controllo. Il gruppo statunitense sarebbe il partner industriale che il costruttore Luca Parnasi stava cercando per la sua Parsitalia-Eurnova, che dovrà costruire a Tor di Valle. Nelle prossime settimane si dovrebbe definire il piano che vedrebbe l’ingresso diStarwood in diversi degli affari più importanti del progetto di intervento urbanistico da 1,8 miliardi, tra i quali la costruzione delle nuove sedi di Eni e Wind, del centro direzionale in cui sarà spostata l’intera Unicredit a Roma, e lo spazio che doveva diventare il nuovo quartier generale dell’azienda di trasporti romana Atac.
Grazie all’accordo che si va definendo, secondo il quotidiano milanese il gruppo Parsitalia-Eurnova di Parnasi non si sfilerà totalmente dall’affare ma diventerà co-investitore, con quote di minoranza, e rimarrà sviluppatore del progetto immobiliare. Per entrare nel business il colosso americano dovrà sborsare diverse centinaia di milioni di euro, che permetteranno a Parnasi di ridurre il debito del suo gruppo con il sistema bancario (alla fine dell’esercizio 2013, l’ultima disponibile, il debito consolidato era di 447,6 milioni).
Ma secondo le indiscrezioni riportate dal giornale Starwood non vorrebbe fermarsi a quegli asset. Nell’area di Tor di Valle avrebbe messo gli occhi anche sulla costruzione di tre hotel di lusso (Starwood ha quasi 1.200 proprietà in tutto il mondo, in 100 Paesi, e nel 2013 ha firmato 152 accordi per nuovi hotel, raddoppiando la sua presenza negli ultimi 2 anni) e dello stadio della Roma: l’intenzione del gruppo statunitense sarebbe di entrare nel capitale della società che costruirà il nuovo stadio giallorosso, già presentato al Comune di Roma. Starwood vorrebbe rilevare una parte delle quote di Parnasi(sviluppatore dell’impianto della Roma).