REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Mohamed Salah è virtualmente un giocatore della Roma. Virtualmente perché, a dire il vero, c’è ancora chi non s’è rassegnato all’idea: non di perderlo ma di non guadagnarne nulla. Prima di poter annunciare l’arrivo dell’egiziano, che ha già un accordo con il club giallorosso da giorni, servirebbe fargli posto con qualche cessione. nel frattempo, però, la Fiorentina continua a fare pressioni a cadenza quasi quotidiana.
La linea tra Trigoria e Firenze è bollente, i dirigenti del club viola hanno chiamato spesso i colleghi romanisti: mostrandosi tutt’altro che arrendevoli. Sono convinti di avere in mano documenti sufficienti a bloccare il trasferimento o in ogni caso a mettere il giocatore in condizione di essere squalificato, e lo hanno detto ai vertici della Roma. A cui però le carte in mano alla Fiorentina non convincono affatto: anche durante i tanti colloqui con l’avvocato del calciatore, Remy Abbas, Sabatini si è convinto di come il giocatore sia a tutti gli effetti tornato in mano al Chelsea.
Che però una posizione netta fino ad oggi ha preferito non prenderla, almeno pubblicamente: certo non ha fornito alla Fiorentina la sponda che i viola speravano di trovare. Né fino a oggi ha acconsentito a concedere un “risarcimento” tecnico: Paulo Sousa avrebbe gradito il giovane centravanti Solanke, ma da Londra sono arrivati segnali di chiusura su questa ipotesi. Gli stessi che la Roma ha fatto arrivare circa la possibilità di concedere Destro in prestito gratuito: “Se volete Destro dateci 13 milioni”, la dialettica su cui i giallorossi hanno impostato il discorso. Anche per questo i viola continuano a minacciare di seguire le vie legali impugnando il contratto firmato con Salah e depositato alla Federcalcio.
Insomma, la battaglia è uscita dalle pagine dei giornali ma ha continuato ad agitarsi in modo sotterraneo. La Roma pare intenzionata ad andare per la propria strada, la Fiorentina idem. E il rischio ogni ora più concreto è che la vicenda non si esaurisca con il trasferimento dell’egiziano in giallorosso. Lo conferma anche il presidente dei viola Mario Cognini: “La vicenda Salah? I nostri legali che se ne stanno occupando insieme a quelli del Chelsea, non posso dire altro”. Il resto lo dirà la storia.