IL TEMPO (E. MENGHI) - Poche parole, profilo basso, ma idee chiare. Iago Falque vuole confermare quanto di buono fatto nell’ultimo anno e mezzo, tra Rayo Vallecano e soprattutto Genoa, ripagando la fiducia della Roma, che alla prima presenza ufficiale sarà obbligata a riscattarlo, versando 7 milioni (più 1 di bonus) nelle casse rossoblu.
«Sono molto contento, ho parlato un po' con l'allenatore e con i compagni e non vedo l’ora di cominciare. Prima - ha ammesso lo spagnolo nella sala stampa di Pinzolo - non avevo questa maturità, l’anno scorso è stato il migliore della mia carriera e ora ho tanta voglia di dimostrare che posso giocare ad alti livelli in una grande squadra come la Roma, che deve puntare più in alto possibile. Ha finito seconda in campionato e adesso sta lavorando per raggiungere la Juve».
Per farlo serviranno altri innesti, oltre a Iago Falque, unico volto nuovo di questo ritiro, che dovrà farsi conoscere da Garcia: «Non abbiamo parlato ancora di tattica, ma la Roma mi ha guardato tanto e sa cosa posso dare. Io sono convinto che farò molto bene. L’anno scorso ho giocato esterno di destra con Gasperini ed è il posto che mi piace di più».
Partendo da quella posizione ha segnato 13 gol e lì vorrebbe restare per ripetere i grandi numeri fatti col Genoa: «Non voglio sbilanciarmi, ma spero di arrivare in doppia cifra anche quest’anno. Quando vieni in una squadra come la Roma sai che c’è pressione e che devi fare bene perché c’è tanta gente dietro».
Come Iturbe, che gioca da quella parte. La concorrenza potrebbe persino aumentare, ma Iago Falque non sembra temere nulla: «Abbiamo una grande rosa e una buona squadra, arriveranno altri giocatori. Dobbiamo continuare sulla nostra strada, senza guardare cosa fanno gli altri: potremo competere con tutti nel prossimo campionato. L’obiettivo è vincere, cerco di giocare bene e fare gol, ma la cosa più importante è vincere». Il palmares del 25enne è un po’ scarno, solo due successi al Viareggio con le giovanili della Juventus, dove è finito dopo l’addio alla cantera del Barcellona, e un Europeo Under 17 con la Spagna. L’imperativo per la Roma è lo stesso, vincere, proprio come un anno fa, ma (per ora) senza troppi proclami.