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Mancini-Garcia, prima sfida su Salah

13/07/2015 alle 14:04.
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LA REPUBBLICA (M. PINCI) - La prima uscita stagionale non ha certo contribuito a diluire i loro dubbi. Roberto Mancini e pretendono scelte definitive, Inter e Roma, così come sono, non li convincono. Meglio: non gli bastano. Non a caso per entrambe sarà la settimana dei blitz in giro per l’Europa: volerà a Manchester per prendersi . Ausilio sarà a Wolfsburg per Perisic: “Lavoriamo su un attaccante da avere nella tournée in Cina”.

Ma le rotte dei due d.s. finiranno per sovrapporsi, convergendo sul nome di . Nove gol nei sei mesi a Firenze hanno convinto i due allenatori che è lui, l’attaccante egiziano impelagato nel contenzioso con la , il giocatore giusto per staccare le rivali e prendere la scia della . E se l’interesse dell’Inter è tutt’altro che recente, il vero colpo di scena è la mossa della Roma. Che dopo averlo bloccato e poi lasciato andare a gennaio è tornata con forza sul giocatore del Chelsea, muovendosi direttamente col club inglese.

Grazie agli ottimi rapporti con la società di Abramovic, ha già sondato la disponibilità a trattare la cessione dell’ala (nell’operazione può entrare pure il terzino Filipe Luis) in prestito con riscatto obbligato. E raccolto segnali più che positivi. La Roma ora si sente in vantaggio sulla concorrenza nerazzurra, il giocatore sarebbe felicissimo di giocare la all’Olimpico. Mancini però non si arrende, ha un accordo verbale con e vuole assolutamente farlo valere. Anche a costo di temporeggiare ulteriormente per Melo (“Stiamo per chiudere col Cruzeiro”, l’appello disperato dell’agente) e rinunciare a Jovetic: tra lui e l’Inter l’intesa è totale, con il quasi. La priorità però resta l’egiziano.

Oggi il giorno chiave: i viola lo aspettano per le visite mediche, lui non si presenterà ma anzi sarà al raduno del Chelsea. I blues sono al bivio: prendere tempo e chiedergli di non farsi vedere per risolverla diplomaticamente o ignorare del tutto il rischio di contenziosi e accoglierlo? L’Inter tifa per la seconda ipotesi per dare il via alle trattative. Anche a costo di arrivare allo strappo con i viola, che promettono battaglia per non lasciarlo firmare con un’altra società italiana. La Roma però può giocarsi l’arma , che preferisce i viola alle due proposte dall’Inghilterra, arrivate dopo la rottura con il Monaco, definitiva dopo l’acquisto di El Shaarawy.
Anche un altro attaccante italiano ha trovato casa: addio Dortmund dopo una sola stagione, da ieri Ciro Immobile è del Siviglia per 13,5 milioni. A ore sarà ufficiale anche il trasferimento del Faraone, intanto il Milan, grazie ai 16 milioni del Monaco, punta Romagnoli - con 23 milioni il muro dei giallorossi franerebbe - e Witsel. Il belga costa caro, lo Zenit chiede 30, per ridurre le pretese Galliani è disposto a inserire nell’affare Menez. Anche perché il sogno di riprendersi Ibrahimovic non l’ha abbandonato affatto, l’a.d. milanista. Nemmeno di fronte alle parole di Blanc: “Ibra resterà al Psg, non ci sono mai stati dubbi”. Se poi lo sceicco Al Khelaifi gli portasse Lacazette o una stella altrettanto luminosa, anche lui farebbe in fretta a cambiare idea. A Milano non aspettano altro.

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