LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Difficile capire i movimenti del mercato romanista, soprattutto quando un obiettivo sembra essere entrato nel mirino di Sabatini. Proprio nel momento in cui si pensa di aver centrato il nome, ci si accorge che si trattava probabilmente di un depistaggio. O comunque di uno dei tanti giocatori che piacciono al diesse giallorosso. E che Edin Dzeko piaccia dentro Trigoria non ci sono dubbi, ma che tutti gli sforzi siano concentrati sul suo sbarco nella capitale è da dimostrare. O, meglio, da verificare nelle prossime settimane. Perché i blocchi in uscita rappresentati da Gervinho e Destro rendono tutto più complicato, dal punto di vista economico e da quello numerico.
Domenica prossima, a Trigoria, si radunerà la squadra prima della partenza per Pinzolo e, al momento, i due attaccanti varcheranno il cancello del centro sportivo. Complicato che possa quindi sbloccarsi in queste ore l’arrivo di un centravanti importante, come è, appunto, Dzeko. Con il ragazzo l’intesa non sembra essere un problema e, in linea di massima, dovrebbe esser stata raggiunta: un quinquennale arrivando a circa 4 milioni a stagione, tra bonus e premi vari. Proposta allettante per un ragazzo di 29 anni, mentre più complicata si prospetta la trattativa con il Manchester City, che per Dzeko chiede una trentina di milioni.
Intanto a Trigoria si cerca di chiarire la questione legata a Romagnoli, prima del raduno. Il difensore è corteggiato dal Milan di quel Mihajlovic che lo ha già allenato alla Samp. La Roma sembrerebbe anche intenzionata a tenerlo, ma la volontà del ragazzo è di trovare un club che gli garantisca di poter giocare con continuità. Se il club rossonero offrirà intorno ai venti milioni, il trasferimento si potrebbe concretizzare, per un’operazione fotocopia di quella di Bertolacci . Si tratta.