CORSERA (G. PIACENTINI) La strategia di Walter Sabatini è sempre la stessa: individuare un obiettivo; bloccarlo in attesa di vedere se, nel frattempo, il mercato offre qualche altra opportunità; scegliere infine, tra le varie piste tenute in piedi, quella che meglio si addice alle esigenze della Roma. Alcune volte è andata bene (Lamela e Iturbe i blitz meglio riusciti), altre un po’ meno (Salah lo scorso gennaio).
Stavolta il copione sembra essere lo stesso perché la Roma ha già raggiunto l’accordo economico sia con Edin Dzeko sia con Alexandar Mitrovic. Due calciatori diversi tra di loro per prezzo e carriera, ma uniti da una promessa che il direttore sportivo romanista è riuscito a strappare loro.
La sola certezza – a meno di cessioni eccellenti (si è risvegliato l’interesse di alcune big per Pjanic, valutato 40 milioni) – è che non ci sarà posto per entrambi. Presto Sabatini dovrà scegliere se accettare le richieste del Manchester City, che per il bosniaco chiede 25/28 milioni, o quelle dell’Anderlecht, che per il serbo è partito da 18 ma potrebbe accontentarsi dei 15 offerti dalla Roma. Nel primo caso il «tesoretto» per l’attaccante sarebbe completamente esaurito, nel secondo ci sarebbe spazio per affiancare a Mitrovic («uno da prendere adesso, perché il prossimo anno costerà 40 milioni», la convinzione maturata dentro Trigoria) un altro giocatore di esperienza. Il profilo ideale era quello di Luiz Adriano, ma ieri il suo agente ha incontrato il Milan, con cui ha raggiunto un accordo di massima per un trasferimento a gennaio a parametro zero.
A dare maggior margine di manovra a Sabatini dovranno essere le cessioni di Gervinho, Doumbia e Destro. Per l’attaccante ascolano, che domani tornerà in Italia dalle vacanze, ci sarà un’accelerata nel week-end: entro domenica, giorno del raduno, la sua posizione sarà definita. Il suo agente ha continuato a lavorare con il Monaco, che resta la destinazione più probabile. È ufficiale la cessione di Cholevas al Watford: 2,5 milioni più 500mila euro di bonus.