IL MESSAGGERO (U. TRANI) - James Pallotta, nel vertice di giovedì 4 giugno a Londra, è stato molto esplicito con i suoi interlocutori, indicando le linee guida per la campagna acquisti e cessioni. Il presidente giallorosso, davanti ai fedelissimi Alex Zecca e Italo Zanzi, è stato chiaro con i dirigenti italiani Mauro Baldissoni e Walter Sabatini. Il primo step della stagione ha una data precisa e ormai vicinissima: il 30 giugno. Entro quel giorno la Roma dovrà incassare circa 30 milioni da alcune dismissioni tecniche. Bisogna rispettare il Financial Fair Play e quindi sistemare il bilancio. Per chiudere la stagione riducendo ulteriormente i costi e poter agire poi con più autonomia nei due mesi di mercato (cioè fino al 31 agosto), scegliendo il centravanti tanto atteso e gli altri titolari per migliorare la rosa. I movimenti di questi giorni non fanno altro che confermare la strategia imposta dalla proprietà. A parte i 9 milioni investiti per la seconda metà del cartellino di Nainggolan, come evidenziato ieri dal comunicato del club giallorosso, e gli 8,5 per il riscatto di Bertolacci, le altre operazioni in entrata saranno ufficializzate solo il prossimo 1° luglio. Il prestito oneroso di Ibarbo e l’acquisto a titolo definitivo di Iago Falque andranno, dunque, a incidere sul nuovo esercizio.
VIA COL VENTO
L’input di Pallotta serve a spiegare la fretta con cui la Roma sta cercando di piazzare diversi giocatori. In queste ore si sta decidendo il futuro proprio di Bertolacci: il Milan, in pressing da tempo sul manager del centrocampista che è appena rientrato alla base dal Genoa, sembra aver convinto Sabatini. Anche perché presto sarà presentata l’offerta al club giallorosso: 16 milioni (più 4 di bonus). Affare, dunque, da circa 20 milioni. L’azzurro, insomma, si prepara ad andar via una volta per tutte dalla Roma, pronta a festeggiare la seconda plusvalenza di questo mercato (dopo quella di Gervinho, grazie ai 13 milioni dell’Al Jazira che però non ha ancora annunciato l’acquisto). E stasera potrebbe arrivare pure la terza: il Watford sta forzando i tempi per avere Holebas, pagato 1 milione (più 500 mila euro di bonus) l’estate scorsa. La società giallorossa valuta il mancino 5 milioni. E saranno circa 4 i milioni che Sabatini conta di ricevere dal Palermo per Viviani: ieri Zamparini ha cercato di convincere il manager del centrocampista, per superare l’offerta del Sassuolo. A quanto pare potrebbe esserci riuscito. In serata anche il Verona ha però contattato il procuratore di Viviani. Non è da escludere l’asta sul giovane regista che, al rientro dalla Repubblica Ceca, sarà chiamato a prendere una decisione definitiva. Il Sassuolo sta per chiudere per il giovane Pellegrini, valutato 1 milione. Ma la Roma avrà comunque la possibilità di riacquistarlo.
PARTENZE NEL WEEKEND
Sabatini è pronto a cedere anche Gervinho, Destro e Doumbia. Per l’addio del primo, scontato da settimane, a Trigoria si aspettano da un momento all’altro la fumata bianca. Saranno più di 12 quelli che il Monaco si prepara a garantire per Destro, chiamato anche dalla Fiorentina. Il centravanti preferirebbe restare in Italia, ma ha capito che, andando a Montecarlo, avrebbe più chance di veder lievitare il suo stipendio. Sabatini sta spingendo il giocatore ad accettare il club francese sapendo bene che di affari, sul nostro territorio, se ne fanno pochi: quasi sempre si sceglie la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto (magari si può spuntare l’obbligo). Il Monaco, dopo aver trattato Llorente con la Juve, ha scelto il giallorosso. E adesso sembra disposto a salire fino a 15 milioni. Aspetterà, però, fino a stasera. Solo se non avrà il sì (il gradimento del giocatore c’è, non l’intesa sull’ingaggio), potrebbe virare proprio su Gomez che la Fiorentina deve cedere prima di chiudere con Destro (o chi per lui). Anche in questo senso il Monaco rimane favorito. Doumbia, intanto, continua a rifiutare il trasferimento in Cina. Il Galatasaray si è fatto vivo con il manager del calciatore, ma la Roma sta vagliando pure altre offerte. Il grande rischio è la minusvalenza (l’unica via d’uscita rimane il prestito oneroso).