PANORAMA.IT (G. CAPUANO) - La serie A manda agli archivi una stagione pesantemente negativa dal punto di vista delle presenze negli stadi. Una vera e propria fuga dagli impianti italiani, causata soprattutto dal pessimo andamento di alcune piazze storiche come Milano (sia Inter che Milan) e Napoli, tanto che per la prima volta nell'epoca recente il club nerazzurro perde la leadership numerica di spettatori paganti e abbonati. Le avvisaglie c'erano state già in autunno e nemmeno il cambio tra Mazzarri e Mancini in panchina ha migliorato la situazione. Al di là del caso-Inter, però, a preoccupare è la fuga generalizzata dagli stadi italiani che vede allargarsi la forbice tra noi e gli altri tornei europei, dove gli incassi da ticketing continuano a rappresentare una voce importante dei bilanci delle società, cosa da noi impensabile al momento. Rispetto al 2013-2014 il passo indietro è signitificativo e doppiamente preoccupante, perchè inverte una tendenza che si stava consolidando e che faceva segnare un leggero ma costante recupero di terreno. Adesso bisognerà ricominciare da capo.
Serie A: -356.748 presenze in una stagione - Il dato complessivo che si ricava dai report pubblicati ogni settimana dalla Lega di Serie A è sconfortante. Le 380 partite del campionato 2014-2015 hanno attirato negli stadi 8.387.432 spettatori con una media di 22.072 a gara nettamente infeiore al 23.011 della stagione 2013-2014, quando sugli spalti erano arrivati 8.744.180 spettatori. Il saldo è negativo per oltre 356mila unità che tradotto in immagini è come se fossero spariti quattro stadi di San Siro completamente pieni in un colpo solo. E' vero che rispetto a un anno fa non c'erano più piazze importanti dal punto di vista numerico come Bologna e Catania, ma il grosso della crisi arriva soprattutto dai grandi centri che non riescono ad essere più competitivi per la conquista dello scudetto o la lotta per un posto in Champions League. I dati d'affluenza di Inter, Milan e Napoli sono stati disastrosi e costantemente negativi durante tutto il corso della stagione. Impossibile bilanciarli con le buone performance delle romane e della Juventus.
Ecco la classifica per club: Roma in testa davanti alla Juventus - Analizzando i dati club per club emerge che lo scudetto del tifo sev lo è aggiudicato la Roma che ha fatto registrare il maggior numero di presenze allo stadio Olimpico pur con una percentuale media di riempimento ancora lontana dagli standard stranieri. Ecco, comunque, la classifica completa delle 20 società della serie A:
1 - Roma 40.135; 2 - Juventus 38.553; 3 - Inter 37.270; 4 - Milan 36.661; 5 - Lazio 34.949; 6 - Napoli 32.266; 7 - Fiorentina 30.309; 8 - Sampdoria 21.745; 9 - Genoa 20.045; 10 - Verona 19.299; 11- Palermo 17.481; 12 - Torino 16.689; 13 - Cesena 16.260; 14 - Atalanta 15.160; 15 - Sassuolo 12.831; 16 - Parma 11.904; 17 - Cagliari 10.739; 18 - Chievo 10.652; 19 - Empoli 9.229; 20 - Udinese 8.912 (dati tratti da www.stadiapostcards.com)
Chi sale e chi scende: Inter e Napoli, flop record - Analizzando i dati emerge il calo fortissimo di Inter e Napoli. I nerazzurri passano dalla 1° alla 3° posizione perdendo una media di 8.976 spettatori a partita, mentre i partenopei scendono dalla 2° alla 6° con un saldo di meno 8.366. Negative anche le performance del Milan (da 4° a 5° con meno 3.213) e della Fiorentina cui non è bastato il rush finale fino alla zona Europa League (da 6° a 7° perdendo 1.748 spettatori di media). Diverso il caso dell'Udinese che registra un -5.340 dovuto interamente ai lavori di ristrutturazione del Friuli così come il +6.157 del Cagliari va ascritto alla soluzione almeno parziale dei problemi del Sant'Elia. Il balzo avanti più significativo, invece, lo ha fatto la Lazio: dalla 7° alla 5° posizione con un saldo positivo di 3.044 unità. Curioso il caso della Roma che guadagna lo scudetto dei tifosi ma in realtà ne perde: -301 di media. La Juventus resta sostanzialmente stabile con suo quasi sold out permanente: 38.553 spettatori medi contro i 38.328 di un anno fa.