LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Ogni estate che si rispetti ha il suo tormento(ne), e quello romanista, almeno in apertura, è legato al riscatto di Nainggolan. Il centrocampista in questi giorni è con la sua nazionale, protagonista tra l’altro in negativo della sconfitta del suo Belgio contro il Galles. “La Juve è una grande squadra, ma tutti sanno quale sia il mio desiderio – le parole a fine gara di Radja - io voglio restare a Roma, ma ora tocca ad altri darsi da fare. Se valgo tanto vuol dire che un perché ci sta...”.
Un perché che i dirigenti giallorossi hanno ben capito, visto che si ritrovano alla fine costretti a versare nelle casse del Cagliari quasi venti milioni. Il ragazzo vorrebbe un segnale forte dal club di Trigoria nei suoi confronti, stanco che la situazione si continui a trascinare. “Cercheremo di non andare alle buste – la riapertura del presidente dei sardi, Giulini – anche perché credo che diventerebbe la busta più famosa della storia. Capozucca e Sabatini troveranno una soluzione“.
E proprio i due diesse la prossima settimana cercheranno di chiudere il cerchio, mettendo fine alla telenovela di mercato che tiene con il fiato sospeso i tifosi della Roma. “Nainggolan è un giocatore molto importante e di livello internazionale – le parole a Sky proprio di Capozucca - è quindi normale che ci sia attenzione da parte delle altre squadre, però siamo in comproprietà con la Roma, quindi dobbiamo rendere conto prima a lei“. Intanto sembrano iniziati i primi contatti col Manchester City per Edin Dzeko. Da Trigoria vorrebbero provare a infilare nella trattativa Ljajic. È invece atteso in queste ore Pallotta nella capitale. Il numero uno giallorosso sarà domani alla presentazione del progetto definitivo dello stadio che si terrà al Salone delle Fontane all’Eur.