CORSERA (G. PIACENTINI) - Un tour a Tor di Valle, nell’ex ippodromo dove sorgerà il nuovo stadio della Roma. Guide d’eccezione Mark Pannes, braccio destro di Pallotta, e il d.g. Mauro Baldissoni che in un paio d’ore, tra sopralluogo sui circa 54 ettari di terreno (a cui se ne aggiungeranno altri 51 dei terreni circostanti) e media-briefing con tanto di immagini ancora inedite del progetto dell’architetto Dan Meis hanno spiegato il percorso che dovrebbe portare entro la fine del 2015 alla posa della prima pietra. Obiettivo che, se rispettato, consentirebbe alla Roma di giocare nella sua nuova casa dalla stagione 2018-19.
Dal 15 giugno, data della presentazione del progetto definitivo al Comune, dovranno passare altri 6 mesi per ricevere l’approvazione della Regione. Se non ci saranno eccezioni, si partirà entro la fine dell’anno: ci vorranno 24 mesi, più altri 6 di collaudo, che fanno slittare il «fine lavori» a giugno 2018. «È necessario essere flessibili in questa opera – il pensiero della società -, il Comune aveva delle richieste legittime. Finora sono stati super professionali, rispettando i tempi: non abbiamo paura di ritardi sulle opere pubbliche, perché ci sono le giuste motivazioni da parte di tutti. La spesa è più alta di quello che pensavamo, ma all’interno del range preventivato».
Le motivazioni a cui fanno riferimento i dirigenti sono il miliardo e mezzo di euro di investimenti privati e i circa 20 mila posti di lavoro stabili che si creeranno. La società giallorossa e i suoi partner finora hanno già investito 30 milioni di euro nel progetto, che diventeranno 55 entro il 15 giugno.
Dentro l’ippodromo sono al lavoro le trivelle per i rilievi idrogeologici e sono state individuate le zone dove nasceranno l’area uffici e l’area entertainment, con il Roma village, il superstore della Nike, un museo Hall of Fame. Sono previsti cinque campi d’allenamento, una palestra, un ristorante. Trigoria diventerà per il settore giovanile una cittadella stile Masia del Barcellona.
Dove c’era la pista nascerà lo stadio: la nuova curva Sud, per questioni di sicurezza, sarà divisa in due blocchi.
Presto novità anche per lo sponsor che legherà il suo nome allo stadio. Conferme non arrivano ma Etihad, che investirà 5 miliardi nell’aeroporto di Fiumicino, raddoppiando il numero di passeggeri da 30 a 60 milioni, è il nome che resta in prima fila.