Rudi vede la Roma al Max

22/05/2015 alle 13:30.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Adesso , dopo aver visto -Lazio davanti alla tv, sa che cosa l’aspetta. La preparazione del derby, a prescindere dall’aspetto psicologico che sta tanto a cuore al francese, vive sempre di mosse, accorgimenti e, se possibile, sorprese. In questo senso l’aspetto tattico ha la priorità. Partendo dalle informazioni ricevute dopo l’analisi al video dei 120 minuti della finale di Coppa Italia. Allegri e Pioli hanno fornito al collega giallorosso indicazioni abbastanza precise. Non solo sul sistema di gioco, ma anche sugli interpreti (stato di forma in primis). La Roma non sarà certo rivoluzionata nell’assetto. Ma la partita di mercoledì servirà sicuramente a Rudi. Per ridurre al minimo gli errori nelle scelte di partenza.

PRUDENZA E COMPATTEZZA non ha mai pensato di optare per la difesa a 3. E difficilmente cambierà idea proprio nel derby. Allegri ha invece a rinunciato ai 4 uomini dietro senza impaurirsi del tridente di Pioli con Candreva, Klose e Felipe Anderson. Ma ad incidere è stato più l’atteggiamento che il tecnico bianconero ha chiesto ai suoi giocatori nella finale, tra l’altro simile a quello scelto da nel primo scontro diretto contro la Roma allenata dal francese, il 5 gennaio del 2014 allo Stadium. E cioè: l’iniziativa all’avversario, restando in attesa e abbassando il baricentro con quasi tutti gli interpreti sotto palla. Come il tridente giallorosso si fermò davanti al muro nel campionato scorso, la stessa cosa è accaduta a quello della Lazio. Sarebbe imperdonabile offrire le ripartenze a Candreva e Felipe Anderson, in teoria anche a Lulic e Parolo che sanno buttarsi negli spazi. Anche perché il possesso palla, se fatto sotto ritmo comespesso è accaduto ultimamente alla Roma, diventa controproducente e rende vulnerabile il sistema di gioco. Sia il che il 4-3-1-2.

FASE DIFENSIVA Dalle caratteristiche degli attaccanti in campo si capirà molto o forse tutto della strategia del francese. Se davanti partiranno almeno uno tra e è facile che forzi il 4-4-2 per coprire meglio il campo quando sarà la Lazio ad avere l’iniziativa addirittura potrebbero essere utilizzati entrambi ai lati di . Se farà il terzino, come è successo fino alla gara con l’Udinese (assente per ), a quel punto con il capitano potrebbero partire e . Il primo, più del secondo, è disponibile a rientrare sulla linea dei centrocampisti, con pronto ad allargarsi sull’altra fascia. Oppure, sempre in fase difensiva, la Roma potrebbe passare al 4-5-1. Con da fionda per i due contropiedisti.

NESSUN ESPERIMENTO Non sarebbe, però, una novità. In 4 delle ultime 5 vittorie (esclusa quella contro l’Udinese), è intervenuto in corsa sul sistema di gioco proprio per mettere il risultato in cassaforte. A Cesena inserì Yanga Mbiwa per (secondo cambio): 4-4-2 con a centrocampo; contro il usò sempre il centrale da (seconda sostituzione) al posto di Holebas e con a sinistra per bloccare al difesa; contro il Sassuolo entrò (per primo) sempre Mapou, fuori Doumbia, per il 4-1-4-1, ancora avanzando . Proprio come contro il : Yanga Mbiwa (secondo intervento) per e l’azzurro a centrocampo. In più Holebas per nel finale. Chiusura di gara, dunque, con 5 marcatori: in campo c’erano già , Astori e Torosids, più davanti alla difesa e per il coast to coast del 2 a 0. Ieri fisioterapia, palestra e differenziato per e che oggi torneranno a lavorare regolarmente con il gruppo. La stagione di Gervinho non è finita: proverà a sorpresa a essere in panchina per il derby. Altrimenti, se servirà, possibile rientro con il Palermo.