CORSERA (G. PIACENTINI) - Tra i benefici del secondo posto, c’è quello di poter cominciare subito a programmare la prossima stagione. Non solo dal punto di vista economico – la qualificazione diretta alla Champions League porterà nelle casse societarie più di 40 milioni di euro – ma anche da quello tecnico. La certezza della competizione europea che la Roma disputerà, infatti, fa la differenza per i calciatori che il direttore sportivo Walter Sabatini ha cominciato a trattare già da tempo. Tra questi c’è André Ayew, che il 30 giugno si svincolerà dal Marsiglia – ieri ha salutato con una lunga lettera i suoi ex tifosi – e che aveva posto come condizione per il suo trasferimento in giallorosso il fatto di poter disputare la Champions.
Attaccante ghanese con passaporto francese, classe ’89, figlio di una vecchia conoscenza del calcio italiano, Abedì Pelè che ha giocato due stagioni nel Torino a metà degli anni ’90, Ayew non ha ancora firmato con la Roma ma l’accordo sarebbe vicinissimo. Il calciatore, che ha chiesto 3 milioni a stagione, ieri era a Varsavia per assistere alla finale di Europa League tra Siviglia e Dnipro, e sarebbe stato raggiunto da alcuni emissari romanisti per definire gli ultimi dettagli.
Un altro calciatore che ha solo la Champions in testa è Samir Handanovic. Lo sloveno, 31 anni, vuole andare via e lo ha già comunicato a Mancini, la Roma lo ha da tempo messo in cima alla lista dei numeri 1: il problema è che l’Inter chiede più di 10 milioni mentre la società giallorossa vorrebbe spendere meno. Tra le alternative a costo zero c’è ancora il brasiliano Neto, che sembrava destinato alla Juventus ma l’affare non è ancora concluso. «Spero – le sue parole a Lancenet – di conoscere il mio futuro entro una settimana. Sarà il mio agente a prendere la decisione definitiva».
Che la Roma abbia ritrovato appeal lo dimostra il fatto che alcuni calciatori tornano a proporsi: tra di loro Kevin-Prince Boateng, classe ‘87, svincolatosi dallo Schalke 04. A parametro zero può essere una soluzione da prendere in considerazione. Non dovrebbe fare ritorno a Trigoria, invece, Andrea Bertolacci, che ha espresso il desiderio di andare in una squadra in cui può giocare titolare. Il Genoa vuole riscattarlo e poi rivenderlo al Milan, ma ci vogliono almeno 7 milioni per la metà. Capitolo Nainggolan: nei prossimi giorni Sabatini incontrerà il neo d.s. cagliaritano Capozucca per definire il riscatto del Ninja e le situazioni di Astori e Ibarbo.