IL TEMPO (E. MENGHI) - Si sono lasciati a fine gennaio, Destro in cerca di un posto da titolare, la Roma in cerca di un centravanti più forte. Si ritroveranno sabato sera a San Siro, per la prima volta da avversari. Le attese sono state tradite in entrambi i casi, perché Mattia al Milan non ha trovato il contesto idilliaco che si era immaginato, ma anche perché la società giallorossa ha speso tanto per Doumbia e solo di recente ne sta beneficiando. L’ivoriano ha segnato gli stessi gol del Destro rossonero, due, ma quello romanista ne aveva fatti cinque nel primo spezzone di campionato. Garcia lo aveva schierato dal primo minuto solo 8 volte, ma tra Serie A, Champions e Coppa Italia lo aveva usato per 1049 minuti totali. Più di quanto abbia fatto Inzaghi: 704 minuti con il Milan dal primo febbraio all’uscita polemica di domenica scorsa, quando Mattia è stato sostituito, prima che il Napoli segnasse tre gol. «Perché mi hai cambiato?», la domanda rivolta al tecnico rossonero, che ha minimizzato davanti alle telecamere: «Anche io non ero contento quando venivo sostituito. Aveva speso tanto, speravo che Pazzini tenesse palla là davanti».
Garcia non aveva usato parole tanto tenere quando Destro è stato ceduto in prestito: «Lui voleva giocare di più, io l'ho sostenuto, ma dobbiamo avere un centravanti ancora più forte per aiutare la Roma». A luglio, però, potrebbero trovarsi di nuovo insieme a Trigoria, perché i rossoneri non sembrano intenzionati a spendere i 16 milioni concordati per il diritto di riscatto. Sperando che nel frattempo Destro non trovi la più classica delle vendette da ex.