Unicredit, minusvalenza di 17 mln dall’uscita dalla Roma

22/04/2015 alle 23:08.
unicredit

CALCIOEFINANZA.IT - La cessione del 31% di Neep Roma Holding ad As Roma Spv, la società di diritto Usa controllata da James Pallotta e dai suoi soci, è costata ad Unicredit una minusvalenza di 17 milioni di euro. E’ quanto si legge nel bilancio al 31 dicembre 2014 della banca guidata da Federico Ghizzoni pubblicato lunedì in vista dell’assemblea dei soci del prossimo 13 maggio. L’operazione era stata annunciata la scorsa estate ma gli effetti contabili per Unicredit sono stati resi noti solo ora con la pubblicazione del documento di bilancio.  “In agosto Unicredit ha ceduto ad AS Roma SPV LLC l’intera partecipazione azionaria detenuta in NEEP Roma Holding S.p.A. (società controllante A.S. Roma S.p.A.), pari al 31% del capitale, per un corrispettivo pari a 33 milioni”, si legge nel bilancio della banca milanese, “Contestualmente è cessato d’efficacia il patto parasociale relativo a NEEP Roma Holding, sottoscritto da UniCredit il 18 agosto 2011 e successivamente emendato ed integrato il 1° agosto 2013″.

Nella sezione “profitti (perdite) netti da investimenti” del bilancio della banca, gli amministratori di Unicredit hanno evidenziato che nell’esercizio 2014 sono state contabilizzate perdite per complessivi 939 milioni di euro, di cui 17 milioni relativi alla partecipazione nella Roma. In particolare nel 2014 sono state contabilizzate rettifiche di valore su partecipazione per 1,22 miliardi (di cui 515 milioni sulle controllata UniCredit Leasing, 475 milioni su UniCredit Bank Austria AG, 119 milioni su Ukrsotsbank, 56 milioni su Fenice Holding, 10 milioni su Fenice Srl, 11 milioni su Crivelli Srl). È stata realizzata, poi, la plusvalenza derivante dalle cessioni relative alle partecipazioni in Fineco Bank (+382 milioni), SIA S.p.A (+87 milioni), Lauro Sessantuno S.p.A. (+58 milioni) e SW Holding (+14 milioni). È stata realizzata una minusvalenza di 17 milioni su Neep. Sono state inoltre contabilizzate 32 milioni di rettifiche di valore su quote di fondi e svalutazioni sulle partecipazioni in Alitalia (-61 milioni), Risanamento (-20 milioni), Prelios (-24 milioni), Burgo (-12 milioni). Sono, infine, state rilevate svalutazioni su Aviva Vita (-22 milioni) e su ICS (-71 milioni).