GASPORT (D. STOPPINI, M. CALABRESI) - Il poeta greco Holebas racconta che «le tempeste fanno mettere agli alberi radici profonde». Profonda per il momento è solo la differenza d’animo tra le due squadre. Sta meglio chi esce da una sconfitta, rispetto alla Roma bloccata sul pareggio da Edy Reja e dal suo «torello» d’annata. Perché il calendario dice che la Lazio si è tolta il dente e ora quasi se la ride. Passato l’ostacolo, ora la squadra di Pioli può scollinare. Almeno sul breve, perché poi diventa difficile decriptare fino in fondo il calendario. C’è una variabile impazzita, porta il faccione di Rafa Benitez e del suo Napoli, tornato — pericolosamente sia per la Lazio sia per la Roma — a 5 punti di distanza. Non troppi per far dormire sonni tranquilli a Rudi Garcia, che con lo scontro diretto vinto 15 giorni fa pensava di aver blindato almeno il terzo posto e invece si trova nuovamente a fare i conti con la calcolatrice in mano. Conti che è costretta a fare pure la Lazio, che il Napoli dovrà incontrarlo all’ultima giornata al San Paolo. Già, ma con quale stato d’animo? In linea teorica Benitez potrebbe approcciare a quel match 4 giorni dopo una possibile finale di Europa League, con tutte le conseguenze immaginabili del caso.
VOLATA E allora forse è meglio restare con lo sguardo al futuro prossimo. Due giornate che valgono come due assist per la Lazio, alle prese sì con gli infortuni, ma in grado poter sfruttare — lei sì — l’effetto Olimpico: il Chievo prima, il Parma poi, abbastanza per pensare di poter spiccare il volo. La Roma invece sabato sarà a San Siro contro l’Inter: un altro ex laziale sulla strada, Roberto Mancini, e un avversario comunque di spessore. In generale, Totti e compagni giocheranno 3 delle 4 prossime partite lontano da Roma: non è detto che sia uno svantaggio, considerata la sofferenza ormai clinica nei match in casa. Ma comunque due gare a San Siro e il Sassuolo a Reggio Emilia non sono impegni più agevoli di Chievo, Parma e la stessa Inter in casa. Il vantaggio della Roma sarebbe tutto — forse solo? — nel turno pre derby: Garcia in casa con l’Udinese, Pioli a Genova contro la Samp. Poi sarà derby. «Lì si deciderà tutto», ha detto Ljajic. Ma chissà come sarà, la classifica fra 33 giorni.