GASPORT (D. STOPPINI) - Conosci te stesso: passo necessario per crescere, chissà se pure produttivo. Come si affronta il primo giorno dell’era Rudi Garcia al di sotto del secondo posto? Semplice: tutti a Trigoria in sala video. Un modo per analizzare nel dettaglio aspetti positivi e negativi della partita con il Torino. Ma anche un luogo diverso per il solito discorso alla squadra di inizio settimana. Non fondato su concetti clamorosi, ma centrato sulla parola fiducia: «Credo in voi, i conti si fanno alla fine, inutile guardare ora la classifica. E se proprio lo fate, trasformate la rabbia che avete dentro in energia positiva »: questo il senso del discorso dell’allenatore francese a Totti e compagni.
PIÙ TATTICA E poi tutti in campo. Con il pensiero all’Atalata, ma in generale alla volata per il secondo posto. In fondo l’ha detto anche Davide Astori a Roma tv: «Dobbiamo recuperare in classifica, ma siamo fiduciosi. Alla penultima giornata abbiamo una finale...». C’è il derby, sì. Ma alla sfida con la Lazio bisogna arrivarci. E allora Garcia prova a curare ogni dettaglio. Per esempio, l’aspetto tattico: negli ultimi giorni il francese ha aumentato l’attenzione sotto questo punto di vista, lavorando in maniera maggiore sui movimenti da proporre in campo nella partita successiva.
KEITA PIÙ NO CHE SÌ Partita nella quale con ogni probabilità non vedrà tra i protagonisti Seydou Keita. Il maliano ha svolto lavoro differenziato anche ieri, il ginocchio sinistro non è ancora a posto, difficile che Garcia lo rischi domenica. Più semplice immaginare che al suo posto giochi uno tra Uçan e Paredes: ballottaggio già aperto. Gli altri due del reparto saranno Nainggolan e Pjanic: il bosniaco avverte un leggero fastidio alla caviglia, ricordino della partita della vigilia di Pasqua contro il Napoli. Nulla però che possa pregiudicare il suo impiego domenica. Ottimismo anche su Gervinho, che viaggia verso la convocazione. Mistero, invece, sulle reali condizioni di Maicon. Due giorni fa il brasiliano è stato nuovamente a Barcellona, per l’ennesima visita dal professor Cugat. La cura con i fattori di crescita non ha dato gli esiti sperati alla cartilagine del ginocchio, anche se l’operazione continua ad essere esclusa. Il nuovo obiettivo è fissato adesso per un rientro nelle ultime cinque giornate. Verosimile? È una speranza, certezze non esistono. L’unica certezza è una volata Champions lunga (ancora) un mese e mezzo.