IL MESSAGGERO (P. TINA) - L'appuntamento ha il sapore forte dello scontro diretto. Il Napoli non può permettersi ulteriori passi falsi in campionato, altrimenti rischia l'addio anticipato alla zona Champions. Contro la Roma serve una grande prestazione ma anche moneta sonante, ovvero i tre punti. Manolo Gabbiadini lo sa e non si nasconde. «Di certo non andremo all'Olimpico per pareggiare o per perdere - ha spiegato a radio Kiss Kiss - noi vogliamo vincere. E' la nostra mentalità. Rispettiamo tutti, ma non abbiamo paura di nessuno». Niente timori reverenziali, dunque. Il Napoli non può più nascondersi. «Affrontiamo il mese più importante della stagione. Non molleremo alcun obiettivo». La lista di Gabbiadini è ambiziosa: «Proveremo a centrare la zona Champions, la finale di Coppa Italia per poi vincere il trofeo e naturalmente passare il turno in Europa League. Lo spirito è quello giusto». Ma la pressione è molto alta.
CROCEVIA E TENSIONI - Il match di domani assomiglia ad un crocevia. Gabbiadini prova a stemperare le tensioni. «Non carichiamo questa gara di troppe aspettative. Vale tre punti come le altre». Il peso specifico, però, è diverso. Il Napoli deve cancellare il momento difficile accusato prima della sosta per recuperare terreno in classifica considerando l'exploit della Lazio, reduce da sei successi consecutivi. «Il nostro gruppo è molto unito», ribadisce Gabbiadini. «L'atmosfera è serena e questo ci aiuterà a conquistare risultati di prestigio». Rafa Benitez è tranquillo anche perché è rientrato Gonzalo Higuain: volo New York-Roma, poi di corsa al centro tecnico di Castel Volturno per l'allenamento. L'argentino ha svolto la seduta completa con i compagni, ma è ovviamente apparso molto stanco per il viaggio. Gli basterà riposare per essere al top: ha parlato con Benitez e non rinuncerà ad un match così importante. L'Olimpico, tra l'altro, è un palcoscenico che gli piace molto. Ha segnato gol determinanti e proverà a trascinare il Napoli all'impresa. «Gonzalo è un campione ma si mette anche a disposizione della squadra».
PIPITA IN CAMPO - Il Pipita sarà in campo. I dubbi semmai sono altri. Benitez ha tutto l'organico a disposizione e deve ancora scegliere il terzetto dei trequartisti che supporterà il bomber argentino. Callejon sembra sicuro del posto, Hamsik, invece, un po' meno. Lo slovacco è in ballottaggio proprio con Gabbiadini. A sinistra De Guzman potrebbe scavalcare Mertens per la sua maggiore propensione al sacrificio. In mediana mancherà Inler per squalifica, spazio al tandem composto da David Lopez e Gargano anche se scalpita Jorginho. In difesa nessuna sorpresa: Maggio e Ghoulam sugli esterni, Albiol e Koulibaly al centro. Benitez, dunque, punterà sulla formazione migliore. «Ci affidiamo al nostro allenatore - spiega Gabbiadini - ha l'esperienza giusta e sa bene come gestire tutti gli uomini della rosa. Per quanto mi riguarda mi sono integrato bene. Ho capito subito cosa vuole da noi attaccanti. Sono soddisfatto del mio rendimento: ho anche segnato qualche gol». Cinque per la precisione. Gabbiadini ha un solo rimpianto: «Purtroppo sono stato sfortunato con la Bulgaria e non ci sono riuscito». Ci proverà con la Roma.